“Penso alla povera ragazza volata in aria per una bomba sotto il sedile della macchina a Mosca”. Così Papa Francesco si è espresso sul caso di Darya Dugina morta in un attentato a Mosca che secondo i russi sarebbe stato commesso da una donna membro del battaglione Azov. Parlando all’udienza generale, il Pontefice ha colto l’occasione per parlare della guerra in Ucraina, entrando nel merito della questione dell’uccisione della figlia dell’ideologo russo Aleksandr Dugin. “Gli innocenti pagano la guerra, gli innocenti! – ha proseguito il Pontefice- Pensiamo a questa realtà e diciamoci l’un l’altro la guerra è una pazzia. E coloro che guadagnano con la guerra, con il commercio delle armi, sono dei delinquenti che ammazzano l’umanità”. Poi lo sguardo va anche agli altri conflitti internazionali. “E pensiamo ad altri paesi che sono in guerra da tempo, la Siria o lo Yemen dove tanti bambini patiscono la fame, e pensiamo ai Rohingya, ingiustamente cacciati dalla loro terra. Abbiamo bisogno di pace”, ha concluso Papa Francesco.

La reazione dell’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, non si è fatta attendere. “Il discorso di oggi del Papa- ha affermato il diplomatico- è stato deludente e mi ha fatto pensare a molte cose: non si può parlare nelle stesse categorie di aggressore e vittima, stupratore e stuprato”. Quanto al fatto che il Papa abbia citato l’omicidio di Dugina, il rappresentante del governo ucraino aggiunge: “Come è possibile citare uno degli ideologi dell’imperialismo russo come vittima innocente? È stata uccisa dai russi come vittima sacra e ora è in campo come scudo di guerra”.

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