Sgarbi vs Casini, Cottarelli vs Santanché, Della Vedova vs Tremonti, Fiano vs Rauti: all’indomani del deposito delle liste saltano all’occhio le sfide più inedite tra i big dei partiti candidati nei collegi uninominali previsti dal Rosatellum. Considerando anche la quota proporzionale, poi, gli incroci curiosi si moltiplicano e saltano fuori le “sfide totali” ta i leader a Napoli, Roma e Milano. Il più “chiacchierato” degli ultimi giorni è stato il collegio uninominale del Senato di Bologna, l’U03 della circoscrizione Emilia-Romagna, dove Pierferdinando Casini ha strappato di nuovo la candidatura per il centrosinistra (nonostante le proteste dei circoli Pd) e se la vedrà da favorito con Vittorio Sgarbi, il vulcanico critico d’arte che corre per il centrodestra. Sempre al Senato, nel maggioritario di Cremona (Lombardia UO3) il match sui generis è tra il sobrio economista Carlo Cottarelli, che corre in casa in quota Pd, e la pasionaria Daniela Santanché, scelta da Fratelli d’Italia come portabandiera del centrodestra. Alla Camera in Toscana nel collegio di Siena e Grosseto (Toscana U01) si contrappongono curiosamente l’ex governatore Enrico Rossi (Pd) e il vicesindaco grossetano Fabrizio Rossi (FdI). Particolarissimo l’incrocio all’uninominale di Giugliano per il Senato, Campania – U05: il M5s schiera la capogruppo al Senato Mariolina Castellone, mentre per il centrosinistra corre colui che fino a ieri era il suo “gemello” alla Camera, Davide Crippa, fuoriuscito dopo la caduta del governo Draghi.
Anche a Milano e dintorni ci saranno duelli interessanti. Alla Camera, nell’uninominale che copre le zone centrali e semicentrali del capoluogo (Lombardia 1 – UO9) si sfidano Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, per il centrosinistra e Giulio Tremonti, storico ministro dell’Economia di Silvio Berlusconi, per il centrodestra. Nell’hinterland, nel collegio del Senato di Sesto San Giovanni (Lombardia U04) il deputato Pd Emanuele Fiano dovrà guadagnarsi la quinta legislatura in Parlamento contro Isabella Rauti di Fratelli d’Italia, senatrice uscente e figlia dell’ex segretario dell’Msi Pino. È nel proporzionale, però, che scendono in campo i veri big: nel plurinominale di Milano per la Camera (Lombardia 1 – P01) corrono come capilista sia Giorgia Meloni che Giuseppe Conte che Enrico Letta, oltre ad Aboubakar Soumahoro per Sinistra italiana/Europa verde. In quello di Monza e della Brianza (Lombardia 1 – P02) Conte sfiderà invece Tremonti, a cui è stato garantito il “paracadute”. Per il Senato, invece, nel collegio che comprende Lodi, Milano e Pavia corrono da capilista sia Matteo Renzi (per la lista Azione-Italia viva) sia Silvio Berlusconi (per Forza Italia), sia Matteo Salvini (per la Lega), oltre a Carlo Cottarelli per il Pd.
Affollamento di nomi “pesanti” pure nei plurinominali di Roma: nel collegio Lazio 1 – P01 della Camera (quadrante nord-est) troviamo come capilista Nicola Zingaretti per il Pd, Maria Elena Boschi per i centristi e ancora la Meloni per Fratelli d’Italia, mentre nel P02 (municipi VII, VIII e IX) ci sono Antonio Angelucci per la Lega e i capigruppo uscenti Paolo Barelli (Forza Italia) e Francesco Lollobrigida (Fratelli d’Italia). Nell’uninominale U03 (municipi V e VI) si sfideranno invece l’ex presidentessa di Legambiente Rossella Muroni (candidata del centrosinistra in quota ecologista) e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, un fedelissimo meloniano. Incroci molto interessanti anche in Campania, regione in cui corrono da capilista ben cinque ministri uscenti: Dario Franceschini al plurinominale di Napoli del Senato, dove corre anche Matteo Renzi, e Roberto Speranza a quello della Camera, opposto tra gli altri a Giuseppe Conte; Stefano Patuanelli nel secondo collegio del Senato (tutta la regione tranne la città metropolitana di Napoli); Mara Carfagna col listone di centro nel plurinominale alla Camera dell’hinterland napoletano, così come anche Luigi Di Maio con il suo Impegno civico.