A sei anni dal sisma che ha sconvolto il centro Italia tra il 2016 e il 2017, le immagini aeree dei centri più colpiti, come Amatrice, Accumuli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, mostrano ancora distruzione. Macerie e case sventrate sono ancora lì, memoria delle scosse che il 24 agosto e poi, ancora, a ottobre, hanno lasciato un segno indelebile sul paesaggio appenninico.
La ricostruzione privata, non senza difficoltà, ha preso il via con circa 7mila cantieri già conclusi e altri 7mila in corso d’opera. Così come quella pubblica, come riporta l’ultimo Rapporto sulla ricostruzione. Ma la strada è ancora lunga e in salita: vanno presentati ancora 27mila progetti, annessi alle conseguenti domande di contributo alla ricostruzione, e i professionisti, così come le imprese edili, scarseggiano.