La società avrebbe anche fornito false informazioni ai regolatori statunitensi sui suoi sistemi di difesa informatica e sugli account falsi utilizzato anche per campagne di disinformazione orchestrate dall'estero. Sono rivelazioni che rischiano di avere un peso significativo nel processo in corso tra Twitter ed Elon Musk dopo la rinuncia all'offerta da parte del patron di Tesla
Twitter sotto pressione dopo che l’ex capo della sicurezza della società Peiter Zatko ha denunciato gravi carenze nella gestione dei dati personali degli utenti. Ieri sera il titolo ha chiuso in calo a Wall Street di quasi l’8%, scendendo sotto ai 40 dollari ad azione. Secondo le ammissioni di Zatko, licenziato all’inizio del 2022, la società avrebbe anche fornito false informazioni ai regolatori statunitensi sui suoi sistemi di difesa informatica e sugli account falsi utilizzato anche per campagne di disinformazione orchestrate dall’estero. Sono rivelazioni che rischiano di avere un peso significativo nel processo in corso tra Twitter ed Elon Musk. Il patron di Tesla aveva prima lanciato un’offerta da 44 miliardi di dollari sulla società salvo poi fare marcia indietro adducendo le incertezze sul reale numero di account della piattaforma. A quel punto Twitter ha intentato causa contro Musk chiedendo un risarcimento miliardario. Secondo Musk gli account non riconducibili a persone reali ma gestiti da algoritmi sono gravemente sottostimati dalla società.
A dare per primo la notizia è stato il quotidiano statunitense Washington Post che riporta anche le affermazioni di Zatko secondo cui Twitter aveva agenti stranieri sul libro paga con “accesso diretto e non supervisionato ai sistemi dell’azienda e ai dati degli utenti”. Questo mese, un dipendente del social di micro messaggistica è stato dichiarato colpevole da un tribunale San Francisco di spionaggio per conto dell’Arabia Saudita trasmettendo le informazioni personali di utenti che criticavano i governanti del paese. Il fondo saudita Kingdom Holding, controllato dal principe Alwaleed Bin Talal e partedipato anche dall’erede al trono Mohammed Bin Salman è uno storico azionista di Twitter. La società replica di aver licenziato Zatko a causa di risultati professionali non all’altezza e ha aggiunto: “Quello che abbiamo visto finora sono falsità su Twitter sulle nostre pratiche di privacy e sicurezza dei dati. Una testimonianza piena di incoerenze e imprecisioni. Le accuse e il tempismo opportunistico di Zatko sembrano progettati per catturare l’attenzione e infliggere danni a Twitter, ai suoi clienti e ai suoi azionisti”.