Una volta i prezzi erano legati ai costi di produzione, oggi non ci sono più regole
di Alessio Andreoli
Molti ricordano quando il “mercato” era legato agli effettivi costi di produzione. Chi doveva acquistare una macchina e non aveva una grande disponibilità faceva tutti i suoi bei conti: quanti chilometri faccio? Il gasolio costa molto meno della benzina ma la macchina costa di più, il metano poi è quasi gratis ma l’impianto costa parecchio e non si va veloci, poi c’è il Gpl anche qui ci vuole un impianto, e infine la benzina; ma ogni litro sembrava un salasso. Per non parlare del riscaldamento invernale, Gpl, gasolio oppure (non ricordo come si chiamava) c’era un olio nero viscoso ma bisognava pulire la caldaia ogni 15 giorni, poi il metano per tutti, comodo e il prezzo era accettabile. La legna, scomoda ma economica.
Arrivò anche il pellet: sembrava una rivoluzione. Insomma i prezzi erano legati agli effettivi costi di produzione e i margini di guadagno erano tali da permettere la concorrenza tra i diversi prodotti, dando a noi consumatori la possibilità di scelta in funzione della disponibilità economica. Oggi sembra non ci siano più regole, in realtà esiste una sola regola: la speculazione. La speculazione ha livellato in alto il prezzo di ogni prodotto indipendentemente dagli effettivi costi di produzione. E’ diffusa, colpisce ogni settore, non si salva più nessuno e – cosa gravissima – sta impoverendo tutti, sta mettendo sul lastrico intere famiglie. Non si tratta più di essere più poveri: va salvato e implementato un modello di sviluppo della società equo e solidale che permetta dignità ad ogni individuo.
Qualche onesto forse c’è ancora ma è travolto e non può che farsi trasportare dall’andamento del mercato. Un po’ come quando siamo passati all’euro, una pizza margherita costava circa 4000 lire, più o meno due euro. La maggioranza delle pizzerie ha messo subito in listine 3,5 o 4 euro (il doppio). Qualche raro onesto ha fatto il cambio correttamente mettendo 2 euro, ma quanto è durato? I più bravi un mese! Qualsiasi evento diventa motivo di rincaro. Io mi chiedo cosa possiamo fare per invertire questo oramai consolidato andamento. Come, dove, quando sarà possibile fare un’inversione ad U? Forse il voto? Temo di no (io comunque a votare ci vado), forse sarebbe un po’ più efficace creare o associarci a quei movimenti che attraverso la propria attività cercano di essere uno strumento di pressione sui governi ma ancora di più sulle lobby che influenzano i meccanismi che regolano le società.
Dovremmo anche indignarci molto di più per tutte le ingiustizie che leggiamo, far sentire con forza, gridare a squarciagola la nostra indignazione e unirci, supportare chi – più noto – influenza o vuole influenzare l’opinione pubblica gridando a sua volta la propria indignazione, chi si impegna a smascherare i manipolatori dell’informazione, chi manifesta pubblicamente il proprio dissenso per una società basata solo sul business, sul denaro a discapito del bene comune. Non possiamo stare fermi, giriamo il volante e facciamo questa benedetta inversione ad U. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti, a noi stessi.
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La Redazione
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Nell’anno solare 2024 Giorgia Meloni ha fatto meno conferenze stampa di Vladimir Putin. È un fatto molto triste per la qualità dell’informazione italiana ma nessuno dice nulla. Nelle vacanze di Natale è consuetudine che il Presidente del Consiglio tenga la tradizionale conferenza stampa di fine anno". Lo scrive Matteo Renzi sui social.
"Non sono chiari i motivi per cui Giorgia Meloni abbia deciso di rinviare anche questo appuntamento: cosa ha da fare di così fondamentale in questi giorni per non incontrare la stampa come hanno fatto tutti i premier che l’hanno preceduta?".
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - “In queste ore seguiamo con grande apprensione la vicenda dell’arresto a Teheran di Cecilia Sala e siamo vicini a lei e alla sua famiglia. Sosteniamo il lavoro del ministro degli Esteri Antonio Tajani e di tutto il Governo, che stanno mettendo in campo il massimo impegno e la massima cura affinché Cecilia venga liberata in tempi brevissimi. Si tratta, infatti, di una giornalista che stava svolgendo il suo lavoro in maniera del tutto lecita. Chiediamo quindi al Governo iraniano che al più presto le siano riassicurati la libertà e il diritto a svolgere la propria professione”. Lo afferma Deborah Bergamini, responsabile Esteri e vicesegretaria nazionale di Forza Italia.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - Il sindaco Franz Caruso ha chiesto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un intervento urgente a favore della realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, ritenendo l’infrastruttura indispensabile per lo sviluppo della Calabria, del Mezzogiorno e del Paese. L’istanza è stata formulate dal sindaco Franz Caruso in una lettera, non solo nella sua qualità di Primo Cittadino di Cosenza, ma anche in nome e per conto del Comitato tecnico/politico, composto da numerosi altri Sindaci e Amministratori locali, nonché da tecnici competenti in materia ferroviaria e Docenti Universitari di riconosciuto prestigio, anche loro interessati a promuovere la realizzazione dell’Av Salerno- Reggio Calabria.
“Per come da Lei sostenuto, Signor Presidente- scrive Franz Caruso nella missiva indirizzata al Capo dello Stato - in occasione della seconda edizione della Fiera Let Expo, anche io sono fermamente persuaso che il settore della mobilità, dei trasporti e della logistica “è elemento essenziale nella crescita”. In Calabria, però, questo comparto versa in forte criticità per via di un obsoleto sistema di collegamenti infrastrutturali che si identificano non solo con la E90 (SS106 ionica) conosciuta come la “Strada della Morte”, ma anche con le trasversali di collegamento strategico dei due litorali con l’A2. Soprattutto, però, la nostra Calabria ha impellente necessità di vedere realizzata e completata una nuova linea ferroviaria Av Salerno- Reggio Calabria. Quest’ opera, che ricucirebbe finalmente l'Italia, era stata già decisa e finanziata nel 2021con oltre 9 miliardi di euro rinvenienti dal Fondo Complementare, ma che sembra sparita dai programmi del governo e di Fs, nonostante lo studio di fattibilità elaborato di recente dalle stesse Rfi e costato ben 30 Milioni di euro. Oggi, infatti, si parla di nuove proposte progettuali di cui non c'è traccia sui documenti ufficiali, che andrebbero nuovamente a penalizzare gran parte dei cittadini calabresi, specie sul versante ionico della provincia cosentina con ferrovie ancora non elettrificate e che ci portano a dubitare della concreta volontà di conseguire l’Av anche in Calabria. Ciò in quanto sono convinto che non si possa rinunciare all’Alta velocità che attraversi un percorso interno e che metta a sistema le località principali del territorio per valorizzare peculiarità e caratteristiche, ma che sia anche il più possibile baricentrico tra la fascia ionica e tirrenica, essenziale per ricucire in modo stabile l’estremo sud del paese con il contesto europeo e nazionale. Inutile evidenziare che lo stesso Ponte sullo Stretto, senza una linea ferroviaria ad Alta Velocità di ultima generazione, verrebbe fortemente depotenziato e depauperato, sia sotto il profilo strategico che trasportistico.
“Signor Presidente- conclude Franz Caruso - l’Alta Velocità ferroviaria è indispensabile per modernizzare e rendere competitiva la Calabria che, grazie alla posizione geografica che ricopre nel Mediterraneo, può aspirare legittimamente ad essere protagonista nei rapporti euro-mediterranei, sfruttando i nuovi assetti economici che si stanno delineando verso l’Africa ed il Medio-Oriente. In modo veramente accorato, Le chiedo, pertanto, di sostenere questa nostra giusta velleità di crescita e di progresso, scongiurando che siano dirottate altrove le già insufficienti risorse messe a disposizione e che, anzi, venga fin d’ora programmato un piano di finanziamento pluriennale che consenta nei tempi tecnici strettamente necessari di realizzare l’opera”. Il sindaco Franz Caruso ha scritto anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ed al Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Ci uniamo all’appello per riportare Cecilia Sala a casa il prima possibile. Mai come oggi abbiamo bisogno di giornalisti liberi e coraggiosi. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia Sala, auspicando che questa vicenda assurda si risolva al più presto". Lo afferma Patrizia De Grazia, tesoriera dei Radicali italiani.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Vi illudete che continuare a raccontare bugie vi possa salvare, sostenendo ancora una volta, nella vostra terza legge di bilancio, che il problema è quanto è stato fatto prima di voi”. Lo ha detto in aula rivolgendosi alla maggioranza la senatrice del Pd Sandra Zampa, che ha aggiunto: “Ma questo non vi servirà a sfuggire al giudizio degli italiani”.
“Non bastano le calcolatrici per far tornare i conti, - ha detto ancora la parlamentare dem – basta guardare alla sanità, agli scioperi dei medici e degli infermieri contro questa manovra. Nessuno vi chiedeva di raddoppiare gli stipendi ma l’aumento di 17 euro per i medici e 7 per gli infermieri è un insulto. Provate ad andare in giro e dire che mai come oggi sono stati dati tanti soldi alla sanità. Le poche risorse sono state sbriciolate per favorire pochi centri d’interesse. Non solo non ci sono soldi, mancano le idee per la sanità. Così facendo l’ammazzate giorno dopo giorno e insieme ad essa se ne va purtroppo anche la vita di tante persone”, ha concluso Zampa.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Due mesi alla Camera, due giorni al Senato. Potremmo titolare così l’iter parlamentare della legge di bilancio. Ma sarebbe un errore derubricare la vicenda a sciatteria istituzionale. No, è un metodo. Già lo scorso anno c’era stato il vincolo di non presentazione degli emendamenti al Senato". Lo dice il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, durante la discussione generale sulla Legge di bilancio.
"È un metodo da spezzare con un impegno in sede politica. Il senatore Renzi in quest’aula ha sollevato il tema, la premier Meloni ha dato atto che occorre intervenire. Ma, per evitare che le dichiarazioni di chi governa siano pari a quelle dei farisei nel Tempio, il governo si impegni formalmente ora per allora, affinché questo metodo non sia più seguito. In assenza di un impegno formale, siamo alle parole".
"Nel merito, è una legge che non regge. Una legge che non ha prospettiva, visione e sguardo sul futuro. È una legge di galleggiamento. Dopo anni di retorica anti Bruxelles, anti austerity, anti poteri forti, arriva una manovra con il loden. La retorica è svaporata, per Giorgia Meloni Bruxelles val bene un’abiura. Si resta ancorati all’obiettivo della crescita dello ‘zero virgola’ – aggiunge Borghi – senza sviluppo, concorrenza, innovazione, capacità di riforma. Due esempi, la sanità, sulla quale siamo vicini al punto di rottura. E la difesa, su cui la premier Meloni ha chiesto di tenere le spese fuori dal patto. Ma in Europa si sta rimanendo coerenti. In un mondo che cambia, restare fermi significa andare indietro”.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - “Mentre il mondo corre sulle frontiere della rivoluzione tecnologica, l’Italia rischia di fermarsi”. Lo ha detto in aula il senatore del Pd Francesco Verducci, che ha aggiunto: “Abbiamo infatti un governo che non investe un euro in cultura, con conseguenze catastrofiche”.
“In questa legge - ha detto ancora il parlamentare dem - non c’è un’idea di Paese, non c’è l’Italia e le sue potenzialità, un provvedimento regressivo, che non costruisce niente per il futuro, una manovra che sarà ricordata solo per il maldestro tentativo di aumentare gli stipendi di ministri e sottosegretari, mentre fuori dal Palazzo tutto va male. Avete reintrodotto la pratica vergognosa delle dimissioni in bianco. Tagliate miliardi agli enti locali cancellando servizi essenziali per i cittadini e spendete un miliardo per la vergogna dei centri di detenzione in Albania. Basta con il tentativo di mettere i deboli contro chi è ancora più debole. Questa manovra è un inganno e noi abbiamo il dovere di smascherarlo”, ha concluso Verducci.
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Economia & Lobby - 24 Agosto 2022
Una volta i prezzi erano legati ai costi di produzione, oggi non ci sono più regole
di Alessio Andreoli
Molti ricordano quando il “mercato” era legato agli effettivi costi di produzione. Chi doveva acquistare una macchina e non aveva una grande disponibilità faceva tutti i suoi bei conti: quanti chilometri faccio? Il gasolio costa molto meno della benzina ma la macchina costa di più, il metano poi è quasi gratis ma l’impianto costa parecchio e non si va veloci, poi c’è il Gpl anche qui ci vuole un impianto, e infine la benzina; ma ogni litro sembrava un salasso. Per non parlare del riscaldamento invernale, Gpl, gasolio oppure (non ricordo come si chiamava) c’era un olio nero viscoso ma bisognava pulire la caldaia ogni 15 giorni, poi il metano per tutti, comodo e il prezzo era accettabile. La legna, scomoda ma economica.
Arrivò anche il pellet: sembrava una rivoluzione. Insomma i prezzi erano legati agli effettivi costi di produzione e i margini di guadagno erano tali da permettere la concorrenza tra i diversi prodotti, dando a noi consumatori la possibilità di scelta in funzione della disponibilità economica. Oggi sembra non ci siano più regole, in realtà esiste una sola regola: la speculazione. La speculazione ha livellato in alto il prezzo di ogni prodotto indipendentemente dagli effettivi costi di produzione. E’ diffusa, colpisce ogni settore, non si salva più nessuno e – cosa gravissima – sta impoverendo tutti, sta mettendo sul lastrico intere famiglie. Non si tratta più di essere più poveri: va salvato e implementato un modello di sviluppo della società equo e solidale che permetta dignità ad ogni individuo.
Qualche onesto forse c’è ancora ma è travolto e non può che farsi trasportare dall’andamento del mercato. Un po’ come quando siamo passati all’euro, una pizza margherita costava circa 4000 lire, più o meno due euro. La maggioranza delle pizzerie ha messo subito in listine 3,5 o 4 euro (il doppio). Qualche raro onesto ha fatto il cambio correttamente mettendo 2 euro, ma quanto è durato? I più bravi un mese! Qualsiasi evento diventa motivo di rincaro. Io mi chiedo cosa possiamo fare per invertire questo oramai consolidato andamento. Come, dove, quando sarà possibile fare un’inversione ad U? Forse il voto? Temo di no (io comunque a votare ci vado), forse sarebbe un po’ più efficace creare o associarci a quei movimenti che attraverso la propria attività cercano di essere uno strumento di pressione sui governi ma ancora di più sulle lobby che influenzano i meccanismi che regolano le società.
Dovremmo anche indignarci molto di più per tutte le ingiustizie che leggiamo, far sentire con forza, gridare a squarciagola la nostra indignazione e unirci, supportare chi – più noto – influenza o vuole influenzare l’opinione pubblica gridando a sua volta la propria indignazione, chi si impegna a smascherare i manipolatori dell’informazione, chi manifesta pubblicamente il proprio dissenso per una società basata solo sul business, sul denaro a discapito del bene comune. Non possiamo stare fermi, giriamo il volante e facciamo questa benedetta inversione ad U. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti, a noi stessi.
Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Nell’anno solare 2024 Giorgia Meloni ha fatto meno conferenze stampa di Vladimir Putin. È un fatto molto triste per la qualità dell’informazione italiana ma nessuno dice nulla. Nelle vacanze di Natale è consuetudine che il Presidente del Consiglio tenga la tradizionale conferenza stampa di fine anno". Lo scrive Matteo Renzi sui social.
"Non sono chiari i motivi per cui Giorgia Meloni abbia deciso di rinviare anche questo appuntamento: cosa ha da fare di così fondamentale in questi giorni per non incontrare la stampa come hanno fatto tutti i premier che l’hanno preceduta?".
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - “In queste ore seguiamo con grande apprensione la vicenda dell’arresto a Teheran di Cecilia Sala e siamo vicini a lei e alla sua famiglia. Sosteniamo il lavoro del ministro degli Esteri Antonio Tajani e di tutto il Governo, che stanno mettendo in campo il massimo impegno e la massima cura affinché Cecilia venga liberata in tempi brevissimi. Si tratta, infatti, di una giornalista che stava svolgendo il suo lavoro in maniera del tutto lecita. Chiediamo quindi al Governo iraniano che al più presto le siano riassicurati la libertà e il diritto a svolgere la propria professione”. Lo afferma Deborah Bergamini, responsabile Esteri e vicesegretaria nazionale di Forza Italia.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - Il sindaco Franz Caruso ha chiesto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un intervento urgente a favore della realizzazione dell’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, ritenendo l’infrastruttura indispensabile per lo sviluppo della Calabria, del Mezzogiorno e del Paese. L’istanza è stata formulate dal sindaco Franz Caruso in una lettera, non solo nella sua qualità di Primo Cittadino di Cosenza, ma anche in nome e per conto del Comitato tecnico/politico, composto da numerosi altri Sindaci e Amministratori locali, nonché da tecnici competenti in materia ferroviaria e Docenti Universitari di riconosciuto prestigio, anche loro interessati a promuovere la realizzazione dell’Av Salerno- Reggio Calabria.
“Per come da Lei sostenuto, Signor Presidente- scrive Franz Caruso nella missiva indirizzata al Capo dello Stato - in occasione della seconda edizione della Fiera Let Expo, anche io sono fermamente persuaso che il settore della mobilità, dei trasporti e della logistica “è elemento essenziale nella crescita”. In Calabria, però, questo comparto versa in forte criticità per via di un obsoleto sistema di collegamenti infrastrutturali che si identificano non solo con la E90 (SS106 ionica) conosciuta come la “Strada della Morte”, ma anche con le trasversali di collegamento strategico dei due litorali con l’A2. Soprattutto, però, la nostra Calabria ha impellente necessità di vedere realizzata e completata una nuova linea ferroviaria Av Salerno- Reggio Calabria. Quest’ opera, che ricucirebbe finalmente l'Italia, era stata già decisa e finanziata nel 2021con oltre 9 miliardi di euro rinvenienti dal Fondo Complementare, ma che sembra sparita dai programmi del governo e di Fs, nonostante lo studio di fattibilità elaborato di recente dalle stesse Rfi e costato ben 30 Milioni di euro. Oggi, infatti, si parla di nuove proposte progettuali di cui non c'è traccia sui documenti ufficiali, che andrebbero nuovamente a penalizzare gran parte dei cittadini calabresi, specie sul versante ionico della provincia cosentina con ferrovie ancora non elettrificate e che ci portano a dubitare della concreta volontà di conseguire l’Av anche in Calabria. Ciò in quanto sono convinto che non si possa rinunciare all’Alta velocità che attraversi un percorso interno e che metta a sistema le località principali del territorio per valorizzare peculiarità e caratteristiche, ma che sia anche il più possibile baricentrico tra la fascia ionica e tirrenica, essenziale per ricucire in modo stabile l’estremo sud del paese con il contesto europeo e nazionale. Inutile evidenziare che lo stesso Ponte sullo Stretto, senza una linea ferroviaria ad Alta Velocità di ultima generazione, verrebbe fortemente depotenziato e depauperato, sia sotto il profilo strategico che trasportistico.
“Signor Presidente- conclude Franz Caruso - l’Alta Velocità ferroviaria è indispensabile per modernizzare e rendere competitiva la Calabria che, grazie alla posizione geografica che ricopre nel Mediterraneo, può aspirare legittimamente ad essere protagonista nei rapporti euro-mediterranei, sfruttando i nuovi assetti economici che si stanno delineando verso l’Africa ed il Medio-Oriente. In modo veramente accorato, Le chiedo, pertanto, di sostenere questa nostra giusta velleità di crescita e di progresso, scongiurando che siano dirottate altrove le già insufficienti risorse messe a disposizione e che, anzi, venga fin d’ora programmato un piano di finanziamento pluriennale che consenta nei tempi tecnici strettamente necessari di realizzare l’opera”. Il sindaco Franz Caruso ha scritto anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ed al Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Ci uniamo all’appello per riportare Cecilia Sala a casa il prima possibile. Mai come oggi abbiamo bisogno di giornalisti liberi e coraggiosi. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia Sala, auspicando che questa vicenda assurda si risolva al più presto". Lo afferma Patrizia De Grazia, tesoriera dei Radicali italiani.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Vi illudete che continuare a raccontare bugie vi possa salvare, sostenendo ancora una volta, nella vostra terza legge di bilancio, che il problema è quanto è stato fatto prima di voi”. Lo ha detto in aula rivolgendosi alla maggioranza la senatrice del Pd Sandra Zampa, che ha aggiunto: “Ma questo non vi servirà a sfuggire al giudizio degli italiani”.
“Non bastano le calcolatrici per far tornare i conti, - ha detto ancora la parlamentare dem – basta guardare alla sanità, agli scioperi dei medici e degli infermieri contro questa manovra. Nessuno vi chiedeva di raddoppiare gli stipendi ma l’aumento di 17 euro per i medici e 7 per gli infermieri è un insulto. Provate ad andare in giro e dire che mai come oggi sono stati dati tanti soldi alla sanità. Le poche risorse sono state sbriciolate per favorire pochi centri d’interesse. Non solo non ci sono soldi, mancano le idee per la sanità. Così facendo l’ammazzate giorno dopo giorno e insieme ad essa se ne va purtroppo anche la vita di tante persone”, ha concluso Zampa.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Due mesi alla Camera, due giorni al Senato. Potremmo titolare così l’iter parlamentare della legge di bilancio. Ma sarebbe un errore derubricare la vicenda a sciatteria istituzionale. No, è un metodo. Già lo scorso anno c’era stato il vincolo di non presentazione degli emendamenti al Senato". Lo dice il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, durante la discussione generale sulla Legge di bilancio.
"È un metodo da spezzare con un impegno in sede politica. Il senatore Renzi in quest’aula ha sollevato il tema, la premier Meloni ha dato atto che occorre intervenire. Ma, per evitare che le dichiarazioni di chi governa siano pari a quelle dei farisei nel Tempio, il governo si impegni formalmente ora per allora, affinché questo metodo non sia più seguito. In assenza di un impegno formale, siamo alle parole".
"Nel merito, è una legge che non regge. Una legge che non ha prospettiva, visione e sguardo sul futuro. È una legge di galleggiamento. Dopo anni di retorica anti Bruxelles, anti austerity, anti poteri forti, arriva una manovra con il loden. La retorica è svaporata, per Giorgia Meloni Bruxelles val bene un’abiura. Si resta ancorati all’obiettivo della crescita dello ‘zero virgola’ – aggiunge Borghi – senza sviluppo, concorrenza, innovazione, capacità di riforma. Due esempi, la sanità, sulla quale siamo vicini al punto di rottura. E la difesa, su cui la premier Meloni ha chiesto di tenere le spese fuori dal patto. Ma in Europa si sta rimanendo coerenti. In un mondo che cambia, restare fermi significa andare indietro”.
Roma, 27 dic. (Adnkronos) - “Mentre il mondo corre sulle frontiere della rivoluzione tecnologica, l’Italia rischia di fermarsi”. Lo ha detto in aula il senatore del Pd Francesco Verducci, che ha aggiunto: “Abbiamo infatti un governo che non investe un euro in cultura, con conseguenze catastrofiche”.
“In questa legge - ha detto ancora il parlamentare dem - non c’è un’idea di Paese, non c’è l’Italia e le sue potenzialità, un provvedimento regressivo, che non costruisce niente per il futuro, una manovra che sarà ricordata solo per il maldestro tentativo di aumentare gli stipendi di ministri e sottosegretari, mentre fuori dal Palazzo tutto va male. Avete reintrodotto la pratica vergognosa delle dimissioni in bianco. Tagliate miliardi agli enti locali cancellando servizi essenziali per i cittadini e spendete un miliardo per la vergogna dei centri di detenzione in Albania. Basta con il tentativo di mettere i deboli contro chi è ancora più debole. Questa manovra è un inganno e noi abbiamo il dovere di smascherarlo”, ha concluso Verducci.