L’Inter col solito girone della morte. La Juventus con un gruppo tutt’altro che scontato, partendo dalla seconda fascia. Il Milan, da testa di serie, comunque contro una big come il Chelsea. Meglio il Napoli, che proverà a giocarsi la qualificazione alla pari con l’Ajax (ma occhio ai Rangers). La Champions League 2022/2023 inizia già in salita per le italiane.

Dopo un’urna così, diventa ancora più difficile credere in un riscatto europeo della Serie A. Alla fine della fiera, quella col percorso migliore resta il Milan, ed è normale che sia così partendo dalla prima fascia in qualità di campioni d’Italia. I rossoneri potevano sperare in qualcosa di meglio del Chelsea di Thomas Tuchel, vincitrice della coppa due edizioni fa, comunque una dei top team di Premier League, rinforzato da una campagna acquisti da quasi 100 milioni. La notizia più importante per Pioli è aver pescato bene dalla terza e quarta fascia: con la Dinamo Zagabria appena qualificata dai playoff e già soddisfatta di aver centrato la fase finale, la rivale per il passaggio del turno sarà il Salisburgo. Squadra giovane, per certi versi anche simile al Milan che si ispira tanto al modello di business avviato dalla Red Bull, ma sulla carta inferiore ai campioni d’Italia.

Si diceva invece che l’Inter avesse un credito con la buona sorte, dopo i gironi di ferro delle ultime stagioni e la beffa del sorteggio invertito tra Ajax e Liverpool che è costata l’anno scorso l’Europa (e probabilmente anche lo scudetto, viste le ripercussioni in campionato di quella terribile doppia sfida con gli inglesi). Nulla di più sbagliato: se in passato era andata male, stavolta è andata pure peggio. I nerazzurri finiscono nel gruppo più difficile, con Bayern Monaco e Barcellona, tutti insieme. A completarlo, i cechi del Viktoria Plzen, che non erano certo la più abbordabile della quarta fascia. Coi bavaresi fuori categoria, Inzaghi può solo aggrapparsi al momento del Barcellona, che non è solo una speranza ma un fatto: i blaugrana non sono più quelli di una volta, navigano fra le onde di una crisi tecnica che il genio di Xavi sta provando a risolvere in panchina e un mare di debiti aggirati con spericolate manovre finanziarie. Il Camp Nou resta però il Camp Nou. Passare il turno sarebbe un’impresa.

Brutte notizie anche per la Juve, che ha pescato il Paris Saint-Germain, ma soprattutto il Benfica, una delle più temibili della terza fascia: i portoghesi hanno perso sul mercato la stella Darwin Nunez, ma anche nei playoff (strapazzati gli ucraini della Dinamo Kiev con un aggregato di 5-0) hanno dimostrato di essere una macchina rodata, con buone individualità (su tutte il brasiliano David Neres) e soprattutto ottime idee, quelle che in questo momento sembrano mancare alla squadra di Allegri. Quello che doveva essere un gruppo agevole, si è improvvisamente complicato.

Paradossalmente, è andata un pochino meglio al Napoli. La qualificazione per gli azzurri non sarà semplice, ma è alla portata: il Liverpool pare fuori categoria, Ajax, Napoli ma occhio anche ai Rangers di Glasgow (finalista dell’ultima Europa League) si giocheranno gli ottavi alla pari. Viste le premesse, è comunque un buon accoppiamento. Per tutte le italiane, il sorteggio terribile abbinato al calendario forsennato, con l’intero girone da finire entro novembre prima dell’inizio dei Mondiali in Qatar, trasformeranno questa Champions in un autentico calvario, con inevitabili ripercussioni anche sul campionato. Non bisognerà solo passare il turno: si tratterà di sopravvivere.

Twitter: @lVendemiale

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