Han, Tang e Atto 3 sono i nomi dei tre modelli elettrici con i quali in autunno la cinese BYD lancerà l’offensiva europea. La Tang (nella foto) è un generoso suv da 4,87 metri di lunghezza accreditato di 400 chilometri di autonomia nel ciclo Wltp – nel ciclo reale lo scostamento è dell’11%: nessuno degli oltre 30 veicoli esaminati ha fatto meglio in Norvegia, paese nel quale è già in vendita da un anno. Il paese scandinavo è stato selezionato quale mercato pilota del costruttore, il numero uno al mondo dei veicoli a a nuova energia a batteria (plug-in e elettriche), per la sua vocazione “alternativa”.

Malgrado il prezzo – l’equivalente di 60.000 euro con dotazioni specifiche – il modello ha già conquistato il primo posto nel segmento delle vetture a 7 posti. Entro la fine dell’anno BYD commercializzerà questo e le altre due macchine anche in altri mercati particolarmente sensibili alla sostenibilità ambientale, ossia Svezia, Danimarca, Belgio e Paesi Bassi, nazione nella quale si trova il quartier generale della filiale del Vecchio Continente. Poi, anche se i tempi non sono ancora chiari, toccherà a Germania e Regno Unito.

Per l’Italia, che assieme alla Spagna, farà parte della terza “ondata” (forse già entro la fine del 2023), e che già un responsabile delle operazioni, Gianmaria Adamo (che dirigerà anche l’offensiva in Israele), non è stata fissata alcuna scadenza. Se ne saprà di più in ottobre, prima del Salone di Parigi, dove BYD presenterà i tre modelli anche al grande pubblico. Il costruttore deve siglare gli accordi con i distributori.

L’azienda cinese (32 miliardi di ricavi, 290.000 dipendenti di 40.000 ingegneri e 11 centri di ricerca) ha già venduto 2,3 milioni di veicoli a nuova energia a batteria, oltre 638.000 nel primo semestre dell’anno conquistando anche il secondo posto dietro a Tesla per quelli esclusivamente elettrici). Dallo scorso marzo ha cessato la produzione di auto alimentate esclusivamente da motori a combustione. Almeno per il momento in Europa verranno importate solo vetture 100% elettriche, ma non è escluso che su determinati mercati possano venire lanciati anche modelli plug-in.

L’Italia è fra i paesi considerati un importanti, ma anche più “impegnativi”, anche per via la della carente infrastruttura di ricarica. Circa i listini i manager della BYD sono rimasti ancora più abbottonati, anche se una cosa è certa: “Il prezzo non sarà la nostra leva principale. Vogliamo essere premium, ma in modo accessibile”, ha sottolineato lo spagnolo Pere Brugel, responsabile delle vendite per l’Europa con trascorsi in Tesla.

Ma torniamo al prodotto. La Tang è a trazione integrale e monta due motori per un totale di 517 Cv di potenza per un’accelerazione da 0 a 100 all’ora di 4,6”. La batteria ha una capacità nominale di 86,4 kWh che si ricarica dal 30 all’80% in mezz’ora. Oltre che con il suv, la BYD entra nel segmento E anche con una filante berlina, la Han da 5 metri di lunghezza di cui 292 centimetri sono di passo (10 in più rispetto alla Tang). Trazione, potenza, velocità massima (180 orari) e tempi di ricarica sono gli stessi, ma nonostante un accumulatore più piccolo (85,4 kWh) la percorrenza raggiunge i 521 chilometri. La vettura è seducente e come le altre è stata disegnata dal tedesco Wolfgang Egger, che ha lavorato tra gli altri in Alfa Romeo e Lamborghini, e sviluppata internamente da Michel Jauch Paganetti, uno svizzero molto “italiano”.

Il modello di volumi sarà però la Atto 3, uno sport utility di segmento C da 4,45 metri di lunghezza e 2,72 metri di passo con un un bagagliaio la cui capacità è compresa fra 440 e 1338 litri. Si tratta del primo modello nato sulla nuova piattaforma 3.0 di BYD, praticamente il solo costruttore al mondo che ha una filiera interna, dalle batterie fino ai semiconduttori, anche se per l’impianto frenante si è rivolta alla Bosch e alla Brembo. L’accumulatore da 60,5 kWh assicura un’autonomia di 420 chilometri e la sua sistemazione sotto il pianale ha consentito di offrire un pavimento piatto. L’elegante abitacolo dispone di uno schermo centrale che ruota e che ha una diagonale di quasi 16”. Sono di serie sia il tettuccio panoramico sia la pompa di calore che aumenta l’efficienza del veicolo. La potenza è di 204 cavalli e la velocità massima è di 150 orari. Sul fronte della sicurezza – uno dei fiori all’occhiello di BYD le cui Blade Battery sarebbero richieste da diverse case automobilistiche, europee e non – l’obiettivo sono le 5 stelle EuroNcap.

La produzione avviene in Cina, anche se in Europa – in Ungheria e nel Regno Unito – la società costruisce autobus elettrici: tra quelli ordinati e quelli già su strada se ne contano 3.000, diverse decine anche in Italia, ad esempio a Torino.

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