Per la senatrice di Forza Italia, la costruzione di questo tipo di impianti permetterebbe di "estrarre gas naturale nazionale e renderci indipendenti dagli approvvigionamenti all'estero"
Licia Ronzulli ha le idee confuse sui rigassificatori. Almeno è quanto si evince da un tweet, accompagnato da card ancora più esplicita, della senatrice di Forza Italia candidata in Lombardia, Piemonte e Puglia. “La realizzazione dei rigassificatori permetterebbe al nostro Paese di importare gas liquido e renderci indipendenti dall’estero”, scrive sui social Ronzulli aggiungendo che “senza i No dei 5 stelle e della sinistra, riusciremo a superare la crisi energetica e mettere al sicuro le nostre famiglie e imprese”.
Dimentica, tra l’altro, che proprio in queste ore il sindaco meloniano di Piombino – porto in cui è previsto un rigassificatore – ha detto no (con l’assicurazione dei vertici di Fratelli d’Italia, sostiene) a ospitare l’impianto. Ancora più esplicita e confusa (nonché in parte contraddittoria col tweet) la foto che accompagna il tweet: “Rigassificatori subito! Per estrarre gas naturale nazionale e renderci indipendenti dagli approvvigionamenti all’estero”.
La realizzazione dei rigassificatori permetterebbe al nostro Paese di importare gas liquido e renderci indipendenti dall’estero.
Senza i NO dei 5 stelle e della sinistra, riusciremo a superare la crisi energetica e mettere al sicuro le nostre famiglie e imprese. pic.twitter.com/oftfZItGKd— Licia Ronzulli (@LiciaRonzulli) August 25, 2022
I rigassificatori, se ne evince dal suo ragionamento, servono a estrarre gas sul territorio abbattendo così le importazioni. Una panzana. Gli impianti di questo tipo, infatti, permettono di riportare il gas dallo stato fisico liquido a quello aeriforme. Nessuna “estrazione” di gas naturale nazionale né indipendenza dall’estero, visto che l’origine del gas sarebbe comunque fuori dai confini italiani, dove verrebbe solo riportato allo stato gassoso, appunto, per essere immesso nella rete.