Secondo quanto riporta Rosstat, l’istituto di statistica russo, la produzione industriale di luglio è diminuita dello 0,5% rispetto a luglio 2021 ma è cresciuta dell’1,2% rispetto a giugno scorso. La spinta viene soprattutto dall’industria mineraria e dalla raffinazione. Ma il segno più interessa anche abbigliamento, alimentari, carta, mobili e costruzioni. Crollano le produzioni di prodotti come i frigoriferi (- 47%), apparecchiature elettriche (- 50%) e soprattutto automobili (- 81%). La caduta dei mezzi di trasporto si spiega con l’esodo delle case occidentali che in Russia avevano siti produttivi importanti. La produzione risulta in crescita anche nel periodo gennaio-luglio. Dopo l’inizio della guerra Mosca ha deciso di limitare la diffusione di dati sull’andamento dell’economia. Le stime sulla flessione del Prodotto interno lordo sono state però progressivamente ridimensionate. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil è sceso del 4%.

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