Deciso rialzo per i rendimenti dei titoli di Stato dell’intera area euro. Con la crisi energetica che peggiora l’economia potrebbe rallentare più delle attese e la Banca centrale europea essere costretta ad interventi più decisi per fronteggiare l’inflazione alimentata dalla voce energia. Il rendimento dei bund, i titoli di Stato decennali tedeschi considerati l’asset sicuro per eccellenza, sale di 10 punti base (lo 0,1%) e tocca l’ 1,5%. Per i bond francesi l’incremento è di 11 punti a 2,12%. Un Btp a dieci anni italiani paga il 3,6%, anche in questo caso con un aumento di 10 punti. Lo spread, ossia la differenza di rendimento tra un titolo tedesco ed uno italiano, rimane quindi invariato.

I titoli greci rivedono la soglia del 4% (+ 7 punti), quelli spagnoli si fermano a 2,7% (+ 11). I rendimenti, che sono fissi in valori assoluti ma espressi come percentuale del valore del titolo, salgono perché i prezzi dei bond scendono. Questo avviene quando le vendite di titoli superano gli acquisti e quindi l’equilibrio tra domanda e offerta si ristabilisce su valori di prezzo più bassi. La giornata è negativa anche per le borse che scontano anche la conferma della linea dura della Federal Reserve statunitense contro l’inflazione. Tutte in rosso le chiusure delle borse asiatiche. Francoforte perde l’1,3%, Parigi l’ 1,7%, Londra lo 0,7%. Milano arretra dello 0,9%. Euro stabile sul dollaro appena sotto la parità.

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