Gli Uffici elettorali della Cassazione hanno confermato le esclusioni della lista Referendum e Democrazia di Marco Cappato, decise da tutte le Corti d’Appello dove erano state presentate nei giorni scorsi. Una decisione che, dice Marco Cappato, leader della lista in un video, è “una brutta figura a livello nazionale”. “Spero che il presidente del Consiglio Draghi e il governo vogliano intervenire con un decreto”, aggiunge Cappato, sottolineando che “ormai è passato un anno dalla promessa del ministro Colao di una piattaforma per la partecipazione pubblica”.
Nello specifico le firme raccolte digitalmente erano state presentate presso le Corti d’Appello delle circoscrizioni di Camera Europa e Lombardia 1, Senato Europa e Emilia Romagna 1 e 2, Lazio 1 e 2, Lombardia 1,2 e 3, Piemonte 1 e 2, Toscana e Veneto 1 e 2.
“In campagna elettorale – continua Cappato – molti parlano di questa fantomatica ‘transizione digitale’, quando invece si pongono limiti incomprensibili a strumenti già esistenti. L’Italia ha speso milioni di pnrr per proposte di ogni natura, senza investire un euro per la democrazia. Bisogna invertire la rotta o sarà il nostro sistema istituzionale a pagarne le conseguenze”.