È stato vandalizzato il murale nel centro storico di Palermo, tra via Paternostro e via Lungarini, che ritrae Paolo Borsellino: sfregiato il volto del giudice assassinato dalla mafia nella strage di via D’Amelio. Il tutto nelle stesse ore in cui sono state rubate 23 statuette raffiguranti vittime della mafia nella chiesa dello Spasimo, sempre nel capoluogo siciliano.

Il ritratto di Borsellino era stato realizzato dallo street artist di origini palermitane Tvboy: “Tornerò a onorare il giudice. Non ci fermeranno”, ha scritto l’artista sui social. Sull’accaduto è intervenuto anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “Lo sfregio del murale dedicato a Paolo Borsellino è allo stesso tempo un’offesa intollerabile alla memoria di un simbolo della lotta alla mafia e un attacco ai palermitani onesti. Quei palermitani onesti che, insieme all’amministrazione comunale, non faranno mai un passo indietro nella lotta alla criminalità organizzata”. Non un semplice atto vandalico, ma piuttosto “l’opera di chi vuole dissacrare, di chi vuole essere blasfemo ed empio”, ha dichiarato su Facebook Nicola Morra, presidente della commissione nazionale antimafia. Soprattutto “in un momento in cui gradualmente certi poteri tornano lentamente e inarrestabilmente in sella, offendere anche la sola immagine di Borsellino rappresenta l’intenzionale volontà di fare capire che la mafia sta prevalendo, aiutata dal diffondersi della cultura mafiosa”. “Se nessuno interviene per fermarli, questi messaggi si moltiplicheranno”, ha aggiunto.

Il murale era stato realizzato lo scorso maggio in occasione del trentennale delle stragi. Nel 2021 lo stesso street artist, il cui vero nome è Salvatore Benintende, aveva raffigurato Giovanni Falcone in via Serradifalco, sempre a Palermo. Ieri, un altro raid vandalico è stato scoperto all’interno del cortile del complesso dello Spasimo dove è installato “L’Albero dei tutti”. Si tratta di un’opera di Gregor Prugger, prodotta dalla Fondazione Falcone insieme alla Provincia autonoma di Bolzano e realizzata in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, in ricordo delle vittime della mafia. Ignoti si sono introdotti all’interno della chiesa e hanno rubato le statuette raffiguranti alcune delle vittime di Cosa nostra: “Quella appena trascorsa è sicuramente una domenica triste, perché questo altro atto vandalico si aggiunge allo sfregio al murale dedicato al giudice Paolo Borsellino. Due gesti ignobili e ingiustificabili che condanno fermamente”, ha detto Roberto Lagalla.

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