I Carabinieri di Rovigo hanno arrestato la moglie di Shefki Kurti, il cittadino albanese di 72 anni residente a Badia Polesine (Rovigo), il cui corpo tagliato a pezzi era stato recuperato nelle acque del canale Adigetto, nei pressi di Villanova del Ghebbo. Lo riferisce il sito on line de Il Gazzettino. I pezzi di corpo, a eccezione del cranio dell’uomo, erano stati chiusi in alcuni sacchi per l’immondizia e ripescati, tra il 28 e 30 luglio scorsi. Sulla vicenda i Carabinieri hanno indetto per le ore 12 una conferenza stampa nella sede del Comando di Rovigo.
Secondo quanto riferito dai carabinieri, la donna, Nadire Kurti, ha confessato. Le forze dell’ordine hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare nei suoi confronti sabato scorso e la donna si trova ora – sotto sorveglianza – nel Reparto di Psichiatria dell’ospedale di Rovigo. La Procura rodigina disporrà anche alcuni accertamenti per accertare il suo stato mentale. Era stata la stessa famiglia di Kurti – la coppia ha due figli adulti – a formalizzare la denuncia di scomparsa domenica 24 luglio, giorno in cui era stato segnalato un litigio tra l’uomo e la moglie. Il ritrovamento dei pezzi del corpo è avvenuto tra il 28 e il 31 luglio scorsi.
La donna ha ammesso di aver ucciso con un’accetta e di aver poi fatto a pezzi il corpo nel bagno. Ha inoltre fornito indicazioni che hanno consentito il recupero, sempre nelle acque fiume Adigetto, degli strumenti utilizzati per commettere i reati.