L'animale era un maschio di dieci o undici anni, in salute. L'oggetto tagliente gli aveva provocato alcune ferite e gli aveva reso impossibile nutrirsi. Il Gruppo Carabinieri Forestale di Belluno: "Questo episodio ci ricorda ancora quanto importante sia non abbandonare rifiuti sui luoghi delle escursioni"
Uno stambecco, ferito da una lattina che era rimasta incastrata tra le mandibole, è stato soccorso il 28 agosto da una pattuglia della stazione dei carabinieri forestali di Cortina d’Ampezzo (Belluno), impegnata in un servizio di vigilanza al Lago del Sorapis. Nonostante l’assistenza, tuttavia, l’animale non ce l’ha fatta ed è stato trovato morto. Era denutrito perché per lungo tempo non era riuscito a nutrirsi. Lo riferisce il Corriere delle Alpi. Con l’intervento che aveva permesso di liberarlo dalla scatoletta conficcata in gola, il veterinario aveva ipotizzato una possibile ripresa dell’animale. Si trattava di uno stambecco maschio di dieci o undici anni di età che, prima di trovarsi con lingua e mandibola bloccate, era in buona salute.
I militari che lo hanno soccorso erano stati contattati dalla guardia boschiva delle Regole, istituto di proprietà collettiva cui fanno capo moltissimi territori nella conca d’Ampezzo, che segnalava la presenza di un maschio di stambecco in evidente difficoltà proprio nei pressi del Lago. Con la collaborazione dell’elicottero dei vigili del fuoco sono arrivati sul posto un agente della polizia provinciale e un medico veterinario convenzionato. L’animale è stato addormentato con un lanciasiringhe e il veterinario, con la collaborazione di polizia provinciale e carabinieri, ha tolto dalla bocca dell’animale la lattina, rimasta incastrata tra le mandibole. L’oggetto tagliente aveva creato alcune ferite che sono state sommariamente curate. “Questo episodio ci ricorda ancora quanto importante sia non abbandonare rifiuti sui luoghi delle escursioni. Come frequentemente si osserva anche in ambienti marini, i nostri rifiuti, oltre ad inquinare, possono rappresentare un pericolo diretto ed immediato per la salute di molti animali”, ha commentato il Gruppo Carabinieri Forestale di Belluno.