Nei primi sette mesi del 2022 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 441.451 (+41,1% rispetto allo stesso periodo del 2021), 569 delle quali con esito mortale (-16%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate: 36.163 (+6,8%). Rispetto allo stesso periodo 2021, si registra un deciso aumento delle denunce di infortunio – sia in occasione di lavoro sia in itinere – e un calo di quelle mortali per il notevole minor peso delle morti da contagio, spiega l’istituto. Poco dopo la diffusione dei dati è arrivata la notizie di un nuovo incidente: un operaio 32enne che lavorava all’installazione di reti paramassi ad Averara, nella Bergamasca, è caduto da un’altezza di 10 metri ed è ricoverato in codice rosso nell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
I dati evidenziano un incremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 273.282 dei primi sette mesi del 2021 ai 392.516 del 2022 (+43,6%), sia di quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento del 23,9%, da 39.480 a 48.935. Lo scorso mese di luglio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +38,8% nella gestione Industria e servizi (dai 265.499 casi del 2021 ai 368.545 del 2022), un -4,2% in Agricoltura (da 15.450 a 14.798) e un +82,7% nel Conto Stato (da 31.813 a 58.108). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare nella Sanità e assistenza sociale (+143,4%), nel Trasporto e magazzinaggio (+137,1%) e nelle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+85,2%).
Per quanto riguarda i casi mortali, le denunce presentate entro il mese di luglio sono state 569, 108 in meno rispetto alle 677 registrate nei primi sette mesi del 2021 (-16,0%), sintesi di un decremento delle denunce nel quadrimestre gennaio-aprile (-28,7%) e di un incremento nel trimestre maggio-luglio (+9,8%), nel confronto tra i due anni. Rispetto al periodo gennaio-luglio 2020 (716 decessi) si registrano 147 casi in meno, mentre nel confronto con il periodo gennaio-luglio 2019 (599 decessi) si rileva una riduzione di 30 decessi. A livello nazionale i dati evidenziano un incremento per i primi sette mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, solo dei casi in itinere, passati da 134 a 157, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 543 a 412. Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 565 a 480 denunce), l’Agricoltura (da 76 a 68) e il Conto Stato (da 36 a 21). Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali nella fascia 30-44 anni (da 106 a 140 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni (da 515 a 372).
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sette mesi del 2022 sono state 36.163, in aumento di 2.298 casi (+6,8%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (10.958 casi in più, per un incremento del 43,5%, rispetto al pari periodo del 2020 e 2.338 malattie denunciate in meno, con una riduzione del 6,1%, rispetto al periodo gennaio-luglio 2019). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.