Remco Evenepoel è sempre più dominatore della Vuelta di Spagna. Il corridore della Quick-Step Alpha Vinyl Team ha vinto la cronometro di 30,9 km da Elche ad Alicante con 48 secondi di vantaggio sul campione olimpico della prova contro il tempo Primoz Roglic e un minuto sul compagno di squadra Rémi Cavagna. Il giovane belga sta offrendo prestazioni sensazionali nella corsa spagnola e finora non sembra avere avversari in grado di contrastarlo. Nemmeno lo sloveno, vincitore delle ultime tre edizioni e a caccia del poker mai riuscito a nessuno nella storia della Vuelta, sembra poterlo impensierire. Evenepoel fin dal primo arrivo in salita di questa edizione, a Pico Jano, ha dimostrato una marcia più rispetto ai rivali che ha ulteriormente distanziato nelle tappe successive e nella prova odierna. Ora il suo margine è di 2’41” nei confronti di Roglic e ben 3’03” sullo spagnolo Enric Mas, il tutto in sole 10 tappe. Il 22enne di Aalst, però, non è ancora certo di portare la maglia rossa fino a Madrid.

Innanzitutto, il belga non si è mai trovato in una situazione simile in carriera e dovrà gestire la pressione, anche mediatica e non solo sportiva, che l’inedita situazione comporta. Oltretutto Evenepoel è al suo primo vero e proprio Grande Giro in carriera dopo il Giro d’Italia 2021 nel quale si ritirò nella 18esima tappa. La sua tenuta fisica sulle tre settimane è tutta da verificare. Finora il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi non ha ancora dato prova di reggere uno sforzo così prolungato e si è imposto esclusivamente in gare di un giorno o brevi gare a tappe di non più di una settimana. Il precedente in questo senso è eloquente, lo scorso anno al Giro pagò gli sforzi dei primi giorni naufragando in classifica ed essendo poi costretto ad abbondare la corsa rosa.

Inoltre, la giovane età lo rende ancora acerbo e spesso e volentieri soggetto a sprecare energie “inutilmente”, come nella volata di Colláu Fancuaya, nell’ottava tappa. A tutto questo si aggiunge il fatto che la sua formazione, la Quick-Step Alpha Vinyl Team, non è abituata a gestire la maglia di leader in un Grande Giro. Il fortissimo team di Patrick Lefevere generalmente è protagonista nelle classifiche o più in generale nelle corse di un giorno. Nelle gare di tre settimane è consuetudine per la Quick-Step andare a caccia delle tappe piuttosto che della classifica. Basti pensare al profilo dei ciclisti al suo interno: Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen, Fabio Jakobsen, Mark Cavendish, per citarne alcuni.

Rimane chiaro però che Evenepoel è assieme a Tadej Pogacar l’astro nascente del ciclismo contemporaneo. Il suo talento è straordinario e il belga lo ha già dimostrato vincendo la Liegi (una delle cinque classiche monumento), due volte la Classica di San Sebastián, un argento e un bronzo mondiale a cronometro, oltre a un oro e un bronzo sempre contro il tempo agli Europei a cui va sommato un argento nella prova in linea di Trento, nel 2021. Il futuro è dalla parte di Evenepoel che a tutte le qualità per diventare uno dei migliori corridori di sempre, ma la vittoria della Vuelta di Spagna 2022 nonostante l’ampio margine attuale è tutt’altro che scontata.

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