Declassato in terza posizione nonostante 30 anni di militanza, la fondazione del movimento dei Giovani Padani e la guida della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi – eletto in Parlamento per la prima volta nel 2006 – si sfoga contro il partito, parlando alla sua “base elettorale”. Quel terzo posto nel listino bloccato alla Camera nella circoscrizione plurinominale Lombardia 1-P02 non se lo spiega proprio. Davanti a lui il vice-capogruppo della Lega a Montecitorio, Fabrizio Cecchetti, e la deputata Elena Lucchini, piemontese. Matteo Salvini? Totalmente assente dal suo lungo discorso postato su Facebook. I destinatari sono i “militanti e amici di una vita”: “La possibilità di essere eletto per rappresentarvi è realisticamente impossibile”, chiarisce subito.
“A oggi sono tante le domande che mi avete posto e che mi sono posto al fine di dare una giustificazione a questa decisione del tutto inaspettata e ai criteri adottati: meritocrazia, appartenenza al territorio, anzianità di militanza, anni con ruolo elettivo, risultati, consenso e presenza sul territorio, donazioni al partito, rappresentatività, storia, disponibilità o cuore?”, scrive Grimoldi. “Semplicemente non lo so, non ho minimamente partecipato alla composizione delle liste! Francamente non vi nascondo la grande amarezza e delusione che ho provato dopo 31 anni di Lega passando dalla fondazione del Movimento giovanile a membro eletto del consiglio federale”, continua.
Ricordando la recente candidatura alle comunali di Monza e la raccolta firme per i referendum sulla Giustizia, Grimoldi rivendica “soprattutto” di essersi “speso anima e corpo” per “mantenere riconfermata la fiducia dei militanti sul territorio alla nostra Lega”. E quindi sottolinea: “Niente e nessuno mi impedirà mai di essere al vostro fianco e tenere alta la nostra storica bandiera con Alberto Da Giussano e la Croce di San Giorgio della Lega Lombarda! La Lega è nata anni fa grazie alla visione dell’impareggiabile statista Umberto Bossi, che parlò al mio cuore e alla mia testa: da quel giorno – con orgoglio e coraggio – ho sempre lottato per la libertà, la difesa dell’identità, consapevole di appartenere a una comunità, a una Terra, a un popolo”. E rilancia la “proposta politica mai tramontata”: “L’Autonomia, “Padroni a casa nostra”! Quindi vi chiedo di esserci ancora una volta, schierandovi al mio fianco per portare il maggior numero di voti al nostro progetto politico, unico modo per ottenere finalmente l’autonomia!”.