Ora è ufficiale: il fondo RedBird dell’ex banchiere di Goldman Sachs, Gerry Cardinale, è il nuovo proprietario del Milan. È stato firmato il closing: il fondo Elliott della famiglia Singer ha venduto il 99,93 per cento della azioni del club rossonero. Nelle prossime settimane è atteso l’arrivo di Cardinale in Italia, per cominciare la sua rivoluzione: tra i soci dell’operazione è stata confermata la presenza della famiglia Steinbrenner, proprietaria dei New York Yankees, così come del fondo Main Street capital, che ha tra i suoi sottoscrittori anche la star Nba LeBron James. Inoltre, hanno investito in RedBird anche il produttore musicale Jimmy Jovine e il rapper Drake. Il progetto è quello di fare diventare il Milan una media company, capace di attrarre sponsorizzazioni, altri brand e iniziative di marketing, anche sviluppando una sinergia con la squadra di baseball più famosa al mondo.
Resta la stranezza di un’operazione da circa 1,2 miliardi di euro: RedBird infatti avrebbe ricevuto la metà dei soldi necessari (le cifre non sono confermate) in prestito dallo stesso fondo Elliott, che a garanzia dell’investimento potrà ancora nominare due membri del prossimo consiglio di amministrazione. Altri 400 milioni circa sono stati raccolti da Cardinale attraverso gli altri investitori.
Ora RedBird dovrà tra le prime cose decidere come definire il nuovo assetto societario: l’amministratore delegato Ivan Gazidis dovrebbe lasciare, mentre finora è stato comfermato come presidente Paolo Scaroni. Ex amministratore delegato di Enel e poi di Eni, deputy chairman di banca Rotschild, uomo del fondo Elliott in Italia, Scaroni è il grande burattinaio dell’operazione nuovo stadio a San Siro. Ha architettato anche il piano B a Sesto San Giovanni. E potrebbe mettere le mani pure sull’organizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026: è candidato a guidare la Fondazione olimpica. Difficile RedBird rinunci a Scaroni.