In Russia i prodotti cinesi stanno rimpiazzando quelli prodotti in Germania o Corea del Sud. Nel secondo trimestre dell’anno gli smartphones più venduti sono stati quelli della cinese Xiaomi, a scapito si Samsung ed Apple. Le importazioni di auto dalla Cina sono state l’81% del totale, a fronte del 28% del primo trimestre dell’anno. La domanda di televisioni cinesi è raddoppiata. Nel complesso il valore delle esportazioni cinesi verso Mosca è passato in pochi mesi da 4 a 7 miliardi di dollari. A mettere in fila alcune cifre è l’agenzia Bloomberg che segnala come le aziende cinesi stiano riempiendo i vuoti lasciati dall’esodo delle imprese occidentali dalla Russia.

L’agenzia cita le parole di un imprenditore moscovita che ha acquistato un’ auto cinese: “A parte macchine cinesi nei concessionari non si trova nulla, tuttavia la scelta rimane relativamente ampia e, sorprendentemente, la qualità delle vetture è molto buona”. Spostamenti sul mercato che prima avvenivano in anni ora si sono compressi in mesi, nel tentativo di Mosca di rimpiazzare il prima possibile le forniture che provenivano dai paesi occidentali. Il comparto dell’auto è crollato dopo che i grandi marchi europei hanno abbandonato gli stabilimenti russi ma, segnala la banca centrale russa, il “sentiment” tra gli operatori del settore è tornato positivo in agosto, per la prima volta dall’inizio della guerra. Con il crescente ruolo della Cina è aumentato anche l’utilizzo dello yuan negli scambi tra i due paesi che in precedenza erano spesso regolati in euro.

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