C’è anche il sindaco di Rende, l’avvocato Marcello Manna, tra le 202 persone arrestate questa mattina all’alba nell’ambito della maxi operazione contro la ‘ndrangheta scattata alba nella provincia di Cosenza e condotta da carabinieri, polizia e guardia di finanza con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Manna, già indagato per corruzione, è anche il presidente dell’Anci (l’Associazione dei comuni italiani) della Calabria. Al momento non è stato possibile sapere quale sia il fatto al primo cittadino e se si riferisca alla sua attività di amministratore o di professionista, l’uomo si trova agli arresti domiciliari. Nell’operazione sono coinvolti amministratori locali, professionisti, imprenditori ed esponenti della criminalità organizzata cosentina.
Il blitz è stato condotto, in particolare, dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, dalle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro e dallo Sco, dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza e del Nucleo di polizia economica finanziaria di Reggio Calabria, dal Gico di Catanzaro e dallo Scico della Guardia di finanza. Le persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare sono, secondo l’accusa, responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, organizzazione illecita di giochi anche d’azzardo e di scommesse, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di beni e valori.
Contestualmente è stato eseguito il sequestro preventivo d’urgenza disposto dal magistrato, che dovrà essere sottoposto al vaglio del Giudice per le Indagini Preliminari, di beni immobili, aziende, società, beni mobili registrati, riconducibili a numerosi indagati, per un valore stimato in oltre 72 milioni di euro.
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