Dopo due giorni di indagini, don Antonio Allegritti e Domenico Di Berardino sono indagati per omicidio colposo. La morte della bambina risale al 31 agosto, quando è crollata l'altalena su cui stava giocando dentro al parco giochi della parrocchia
In seguito alla morte di Alessia Prendi, la bambina di 11 anni morta ad Avezzano in provincia dell’Aquila, sono stati iscritti nel registro degli indagati il parroco Antonio Allegritti, il vice sindaco Domenico Di Berardino e un altro dirigente comunale. I due uomini sono indagati per omicidio colposo. Il fatto risale al 31 agosto: l’altalena su cui giocava la bambina nel parco giochi della parrocchia è crollata travolgendola. I soccorritori, arrivati sul posto, non sono riusciti a rianimarla: i traumi causati dalla struttura sono stati fatali. La decisione arriva dopo due giorni di sopralluoghi, di raccolta di testimonianze e in seguito alle decisione di porre l’intera area sotto sequestro.
Il pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato ha aperto in un primo momento un’inchiesta contro ignoti. Da risolvere c’era la questione della gestione dell’oratorio. La proprietà è della Curia, ma l’intera area, compreso il parco giochi dove è morta Prendi, sarebbe in comodato d’uso al Comune e gestita da una cooperativa. I sopralluoghi, invece, sono stati affidati ai carabinieri del paese, capitanati da Luigi Strainese.
Negli scorsi giorni la comunità di Avezzano ha espresso cordoglio unanime per la tragedia e il parroco Antonio Allegritti è rientrato subito dall’Albania, dove si trovava in visita. Domenico Di Berardino ha invece sospeso le manifestazioni in tutta la città, per rispetto del lutto della famiglia.