Jair Bolsonaro ancora nelle polemiche per una nuova battuta sessista. Il presidente brasiliano candidato per un secondo mandato alle elezioni di ottobre ha commentato i numeri dei femminicidi nazionali, che secondo l’Annuario di pubblica sicurezza brasiliana sono in discesa. La notte scorsa, in diretta social, ha detto che si tratta di una “buona notizia”, anche se per le donne “una buona notizia sono baci, rose, regali e vacanze“. Poco dopo, in un’intervista su RedeTV, Bolsonaro ha definito le accuse di misoginia delle “storie”, affermando di trattare le donne con “affetto” e “considerazione”.
Le dichiarazioni sono state rilasciate quattro giorni dopo le polemiche per una frase rivolta alla giornalista di Globo, Vera Magalhães, dicendo che, vista l’insistenza nel rivolgergli critiche, probabilmente “dormiva pensando a lui“. La campagna del presidente ha fatto uno sforzo per aumentare la sua approvazione tra il pubblico femminile, la maggioranza degli elettori nel Paese.
Oggi Bolsonaro ha il 29% delle intenzioni di voto in questo segmento, contro il 47% del suo diretto rivale, l’ex presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva.
Nell’agosto del 2020 il procuratore di San Paolo Pedro Antonio de Oliveira Machado ha stabilito che le dichiarazioni sessiste e omofobe di Bolsonaro e della sua amministrazione valevano un risarcimento di venti milioni di reales, tre milioni di euro. Un dossier di 70 pagine accusava infatti formalmente il presidente di azioni e parole che violavano i diritti di uguaglianza fra cittadini ed erano perciò in contrasto con la Costituzione brasiliana. Due esempi: “Il Brasile è come una vergine che qualunque depravato vorrebbe avere”, “Il Brasile non può essere il paradiso del turismo gay. Chi vuole venire qui per fare sesso con una donna, è il benvenuto. Questo non può essere conosciuto come il paradiso del mondo gay”.