L'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità classifica dodici regioni a rischio moderato, nove a rischio basso. Mentre la pressione dei pazienti covid sugli ospedali continua a diminuire, il virus continua a diffondersi
L’incidenza dei casi di Covid-19 è in calo, ma l’indice di trasmissibilità registra un lieve aumento. Il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del Ministero della Salute descrive una situazione di generale allentamento del virus, meno presente nella popolazione rispetto a sette giorni fa: 243 positivi ogni 100mila abitanti, contro i 277 della settimana precedente.
In attesa dei vaccini aggiornati contro la variante Omicron, già approvati dall’Agenzia europea per i medicinali e attesi in Italia entro fine mese, il virus continua però a circolare. L’indice di trasmissibilità si attesta a 0,81, in aumento rispetto allo 0,74 di settimana scorsa. Anche a causa della maggiore trasmissibilità di Omicron, quindi, aumenta il numero di persone che ciascun positivo può contagiare. Se l’indice di trasmissibilità supera la soglia di 1, il virus è in fase espansiva.
Continua invece a diminuire la pressione sugli ospedali: il tasso di occupazione di pazienti covid in terapia intensiva scende al 2,1% (mentre sette giorni fa era al 2,4%). In decrescita anche la percentuale di positivi ricoverati in aree mediche: 7,7%, quasi due punti percentuali in meno rispetto al 25 agosto. Il report dell’Iss evidenzia come ci siano dodici regioni classificate a rischio moderato, mentre nove sono a rischio basso.