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Sandra Avila Beltran, la “donna de narcos” fa causa a Netflix: “La serie tv ‘Regina del Sud’ si basa sulla mia vita”. E pretende il 40% dei diritti

Nipote del padrino Miguel Felix Gallardo, sposata per due volte con agenti corrotti (entrambi morti in strani agguati), la “regina” è stata arrestata per la prima volta nel 2007, a Città del Messico, quando in carcere finì anche il compagno, Juan Diego Espinosa

di Francesco Canino

La “Regina del Pacifico” ha fatto causa a Netflix e pretende il 40% dei diritti per La Reina del Sur (La Regina del Sud), la pluripremiata serie in onda sulla piattaforma e su Telemundo, che secondo lei e i suoi legali sarebbe ispirata alla sua storia. Sembra una fiction nella fiction, invece è tutto vero: Sandra Avila Beltran, questo è il suo vero nome, è una donna d 61 anni che ha intrecciato la sua storia con un gruppo di narcotrafficanti sudamericani. Nipote del padrino Miguel Felix Gallardo, sposata per due volte con agenti corrotti (entrambi morti in strani agguati), la “regina” è stata arrestata per la prima volta nel 2007, a Città del Messico, quando in carcere finì anche il compagno, Juan Diego Espinosa, accusato di essere un intermediario di un potente cartello della droga e di un gruppo di narcotrafficanti colombiani.

La donna venne poi rilasciata nel 2015, dopo che un giudice stabilì che non poteva essere processata due volte per lo stesso crimine. Piccola chicca: durante la detenzione, riuscì attraverso la complicità di una specialista a sottoporsi a punture di botox. “Vivere con il soprannome di un trafficante di droga è molto difficile”, ha spiegato tramite i suoi avvocati “la donna de narcos”, che ora chiede un cospicuo risarcimento per lo sfruttamento dei diritti di immagini e l’uso della sua storia. Netflix e Telemundo hanno replicato affermando che la vita di Sandra Avila Beltran è “una questione di interesse pubblico” e quindi non ci sono i motivi per intraprendere una causa. La serie La Reina del Sur è basato sull’omonimo romanzo dello scrittore spagnolo Arturo Perez-Reverte, incentrato proprio sui i legami tra una donna messicana e i signori dei cartelli della droga. Il successo del progetto è stato certificato da diversi premi, tra cui l’International Emmy Award come il miglior programma in prima serata negli Stati Uniti in lingua non inglese, vinto nel 2020. Lei, intanto, si gode la popolarità social, in particolare su TikTok, dove racconta la sua vita apparentemente normale.

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