Nick Kyrgios riesce sempre a stupire, anche quando si tratta di olfatto. L’australiano ha battuto Benjamin Bonzi nel secondo turno degli Us Open in corso a New York, concentrando ancora una volta su di sé tutti i riflettori. Il solito show per i colpi, le solite (e fastidiose) conversazioni con il suo angolo e con il pubblico durante il match. Ma questa volta Kyrgios ha deciso di protestare non per una decisione arbitrale, bensì per uno strano odore che a suo dire ha iniziato ad avvertirsi all’interno dello stadio Louis Armstrong: “Ma questa è marijuana, puoi ricordare che non si fa?”, ha sbottato Kyrgios contro il direttore di gare, Jaume Campistol.

La protesta dell’australiano è andata in scena a metà del secondo set: “Io ho pure l’asma”, ha detto al giudice di sedia. Campistol ha replicato sostenendo che si trattasse di odori che arrivavano dalle cucine dello stadio. Ma Kyrgios ovviamente ha voluto avere l’ultima parola: “Non mi lamenterei degli odori del cibo. Questa è marijuana”. Alla fine il giudice di sedia ha dovuto cedere: “Signore e signori, vi ricordo che non si può fumare in campo”, ha annunciato alla ripresa del gioco.

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