Momenti di tensione durante il comizio di Giorgia Meloni a Cagliari venerdì 2 settembre. In piazza del Carmine c’erano circa duemila sostenitori della leader di Fratelli d’Italia, ma anche un gruppo di contestatori. Il clima si è surriscaldato e c’è stato qualche parapiglia tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Gli agenti della Digos hanno individuato quattro persone, che sono state accompagnate in Questura e saranno denunciate per resistenza a pubblico ufficiale e turbativa del comizio elettorale. Ma la questione non è ancora chiusa perché proseguono le indagini per individuare altri manifestanti, che saranno accusati degli stessi reati. La matrice delle contestazioni sarebbe, a giudicare dai cori, di due tipi: indipendentista sarda e antifascista. Sono state sventolate, in una zona lontana dal palco di Piazza del Carmine, bandiere con l’albero deradicato di Arborea, emblema di volontà di autogoverno come nel periodo giudicale. E poi lo slogan in sardo, tipico delle manifestazioni indipendentiste: “Via l’Italia dalla Sardegna”. Poi ci sono stati anche i cori più generici: “Siamo tutti antifascisti“. I disordini sono durati pochi minuti con l’immediato schieramento di due file di forze dell’ordine in tenuta antisommossa.