Questa mattina, domenica 4 settembre, nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia due giovani del movimento Ultima generazione hanno manifestato la loro richiesta di agire, con urgenza, per fermare il disastro climatico incollando le proprie mani alla cornice del dipinto cinquecentesco La Tempesta del Giorgione. “Con l’azione di disobbedienza civile alle Gallerie dell’Accademia, con le voci e i corpi di Beatrice e Bjork chiediamo ancora una volta al Governo di intraprendere azioni concrete verso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e l’abbandono dei combustibili fossili” dicono gli attivisti. “Un evento catastrofico è all’orizzonte: sconvolgerà la pace e romperà l’equilibrio in cui viviamo lasciando solo rovine – sostengono i promotori dell’iniziativa – . Lo vediamo avvicinarsi, percepiamo la minaccia ma non facciamo nulla per evitarlo. Non è un mistero invece che da molti anni l’evidenza scientifica ci ha resi consapevoli delle drammatiche conseguenze del cambiamento climatico. Ogni giorno siamo testimoni di fenomeni atmosferici estremi in tutto il mondo, a cominciare dal nostro territorio. Circa 50 alluvioni hanno colpito l’Italia negli ultimi 20 anni. Tutta l’Italia è costretta a razionare l’acqua a causa della siccità”

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L’energia rinnovabile non è più ‘alternativa’: tre buone notizie

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Crisi climatica, l’Africa in cerca di posizioni condivise in vista della Cop 27. Ma l’estrazione di fonti fossili continua a far gola

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