Si è lanciato verso di lei e l’ha afferrata al volo per un braccio dopo che si era appena lasciata andare nel vuoto da trenta metri. È il coraggioso gesto di un agente veneziano che, nella tarda mattinata di venerdì 2 settembre, nella città lagunare ha salvato una giovane turista francese, 20enne, da un tentativo di suicidio.

Dopo aver tagliato con un coltello il velo di protezione dell’impalcatura allestita per i restauri, la 20enne si è arrampicata in cima alla Chiesa degli Scalzi, a due passi dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia. I passanti che affollavano il passaggio del centro storico si sono subito accorti della presenza di una figura con un vestito arancione si sporgeva dall’alto della facciata. Urla e tensione crescente si sono diffuse tra la folla che ha allertato la polizia, iniziando a filmare la scena con i telefonini. Due agenti del nucleo servizi della questura di Venezia, arrivati sul posto, hanno subito compreso la dinamica della situazione. Così mentre Gianluigi Calabrese è rimasto per strada a contenere la folla, l’agente 29enne Alberto Crispo si è arrampicato in cima alla chiesa, arrivando appena in tempo per afferrare la ragazza che si era lasciata cadere nel vuoto. Con grande sforzo la giovane è stata tirata su e, dopo essere stata accompagnata dai sanitari, è stata trasportata all’ospedale.

“Sono riuscito a afferrarla proprio nel momento in cui stava staccando anche la seconda mano dal tubo dell’impalcatura, lasciandosi andare nel vuoto” ha dichiarato Crispo al Messaggero. “Sono felice – ha continuato – perché sono stato utile a qualcuno, ma non chiamatemi eroe, ho fatto solo il mio dovere”.

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