Economia

Fmi chiede una riforma fiscale dell’Ue: “Serve debito comune per affrontare le crisi”

Nel paper diffuso dal Fmi si legge che la riforma dovrebbe contenere anche "un rinnovamento delle regole di bilancio dell’Ue per garantire finanze pubbliche più solide insieme a una migliore flessibilità per affrontare le crisi economiche. Questo, aggiungono, "migliorerebbe la stabilizzazione macroeconomica dell'area dell'euro e favorirebbe l'approvvigionamento di beni comuni europei"

Una nuova “capacità fiscale” finanziata dall’emissione di debito comune e nuovi flussi di reddito. Il Fondo Monetario Internazionale, nel bel mezzo della crisi economica ed energetica innescata dal conflitto in Ucraina, chiede all’Unione europea di prendere spunto dall’esperienza legata ai fondi per il sostegno agli Stati colpiti dal coronavirus e avviare una riforma fiscale strutturale che permetta a Bruxelles e ai 27 Stati membri di rispondere alle emergenze cercando di contenere i rischi di bilancio. Una strategia che, seppur a lunga durata, secondo l’interpretazione del Financial Times apre le porte a un nuovo Recovery Fund “per aiutare a gestire il calo della crescita nei suoi Stati membri e pagare gli investimenti verdi”.

Nel paper diffuso dal Fmi si legge che la riforma dovrebbe contenere anche “un rinnovamento delle regole di bilancio dell’Ue per garantire finanze pubbliche più solide insieme a una migliore flessibilità per affrontare le crisi economiche. Questo, aggiungono, “migliorerebbe la stabilizzazione macroeconomica dell’area dell’euro e favorirebbe l’approvvigionamento di beni comuni europei”, un compito diventato più urgente data la transizione verde e le preoccupazioni comuni in materia di sicurezza. “La riforma del quadro fiscale dell’Ue non può aspettare – si legge – Molteplici shock senza precedenti oltre a livelli di debito già elevati complicano la conduzione della politica fiscale. I tassi di interesse sono aumentati e la normalizzazione della politica monetaria continua a ritmo sostenuto. Con l’Ue che si avvia a una potenziale recessione guidata dalla crisi energetica e i tassi di interesse in aumento in un contesto di elevato onere del debito, la riforma della politica fiscale sta rapidamente salendo nell’agenda dell’Ue”.

Un progetto di riforma che, secondo il Financial Times, apre la strada anche all’ipotesi, per il momento soltanto un suggerimento, di un nuovo Recovery Fund europeo: serve “una revisione urgente del modo in cui l’Unione gestisce le finanze pubbliche in mezzo ai crescenti rischi economici”, hanno scritto avvertendo “che l’attuale quadro economico dell’Ue ha fallito nel suo compito fondamentale di contenere i rischi di bilancio. Secondo il Fondo monetario l’Ue ha bisogno di creare una nuova ‘capacità fiscale’ finanziata dall’emissione di debito comune e nuovi flussi di reddito, costruendo sull’esperienza del fondo temporaneo per la ripresa del Covid-19 da 800 miliardi di euro. L’Ue ha bisogno di un nuovo fondo per aiutare a gestire il calo della crescita nei suoi Stati membri e pagare gli investimenti verdi”.