Vince per la terza volta, ma si ritroverà ancora a dover chiedere una mano ai moderati di centrodestra. Damiano Coletta è stato riconfermato sindaco di Latina, dopo essere decaduto in seguito al pronunciamento del Tar che aveva portato all’annullamento delle elezioni dell’ottobre scorso. Domenica si era quindi tornati al voto nelle 22 sezioni oggetto del ricorso ai giudici amministrativi e a vincere è stato ancora il candidato del Pd, che ha battuto Vincenzo Zaccheo (centrodestra). Il rappresentante della coalizione di Lega-Fdi-Fi avrebbe dovuto conquistare circa il 60% dei voti per riuscire a ribaltare il voto complessivo e invece è rimasto sotto il 50 per cento.
Coletta quindi tornerà sindaco, ma da quanto si apprende andrebbe verso un’altra ‘anatra zoppa’, in quanto i voti di lista del centrodestra avrebbero superato la metà più uno dei voti. In sostanza, non avrà la maggioranza in Consiglio comunale e dovrà cercare voti nell’area moderata per governare. “Questa è la terza sconfitta per la destra a Latina ed è stato possibile anche grazie a una destra liberale che ci ha sostenuto. Nelle 22 sezioni in cui è stato fatto ricorso, il mio avversario non ha raggiunto il quorum per la vittoria al primo turno”, ha detto Coletta ringraziando “la cittadinanza che ha dimostrato nel nostro progetto politico fiducia e ci ha dato sostegno”.
“Siamo ora in una fase cruciale: avevamo molti progetti per il Pnrr prima che la giunta decadesse e ora devono decollare. In questo modo – sottolinea Coletta – faremo arrivare sul territorio tra i 70 e gli 80 milioni di euro. Ci dobbiamo subito mettere al lavoro perché non possiamo più permetterci altre fasi di stallo. Dobbiamo proseguire col lavoro svolto e per questo voglio fare un appello: non è più il tempo di fare schermaglie dialettiche o speculazioni politiche. Si lavori ora tutti insieme per il bene di Latina”.