Il risultato della partita contro lo Spezia non è stato l’argomento più discusso durante la conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic. Il pareggio per 2-2 contro i liguri è valso il terzo punto in cinque partite al Bologna e l’allenatore deve affrontare il clima di sfiducia che si sta creando. Le conseguenze potrebbero essere pesanti: “Quando non ci sono risultati può succedere anche un esonero, ma non mi fascio la testa prima di rompermela”, spiega Mihajlovic, che rassicura “con la società non è successo niente”.
Poi aggiunge: “Io ho la coscienza pulita, se la società vorrà dirmi qualcosa sono a disposizione”. Fino a quel momento, ha aggiunto l’allenatore degli emiliani, andrà avanti per la sua strada. Secondo Mihajlovic il suo Bologna ha ripetuto gli stessi errori delle scorse partite: “Quando facciamo gol ci abbassiamo, dovevamo salire, pressare meglio, invece siamo stati sempre bassi e loro hanno preso supremazia”, è stata la sua analisi durante la quale ha espresso soddisfazione, invece, per come è stato giocato il secondo tempo.
Il tecnico serbo siede sulla panchina bolognese dal 2019 dopo aver guidato Fiorentina, Milan e Sampdoria. E circolano già i nomi dei papabili nel caso in cui la dirigenza rossoblù deciderà di chiudere il rapporto tecnico dopo tre anni. In pole position ci sarebbero Thiago Motta, Claudio Ranieri e Roberto De Zerbi, tra i tecnici accreditati anche per sostituire Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza.