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“Dopo le scene di sesso sul set con una, andava in camporella con l’altra”: il triangolo tra Harry Styles, Olivia Wild e Florence Pugh infiamma Venezia 79

Quello che poche ore fa è successo al Lido del resto l’ha raccontato prima di tutti nientemeno che il New York Times

di Davide Turrini

Il triangolo no, non l’avevo considerato. Harry Styles, Olivia Wild e Florence Pugh. Al Festival di Venezia la pochade, tra ripicche, rancori e gelosie, è servita. Al centro il film del presunto scandalo Don’t worry darling presentato Fuori Concorso al Lido. E ve l’avevamo spiegato nel recensire il film: titolo molto scarso ma con i fari mondiali del cinema puntati per via di una serie di traversie produttive e particolari piccanti che hanno accompagnato la lavorazione del film, tra cui la relazione nata tra la popstar Styles e la regista/attrice del film Olivia Wild, e il chiacchierato “licenziamento” di Shia LaBeouf dal ruolo di protagonista poi andato a Styles.

Quello che poche ore fa è successo al Lido del resto l’ha raccontato prima di tutti nientemeno che il New York Times. Già, perché alla prima conferenza stampa mondiale del film non si è presentata la protagonista, Florence Pugh. C’erano tutti, insomma, soprattutto l’impegnatissimo Styles, attorno al quale si è costruita la premiere mondiale del Festival facendola combaciare con le giornate libere dal suo tour. Eppure, come direbbe un regista italiano, mi si vede di più se non vengo (che se sto di lato). La Wilde, un po’ capobanda, un po’ regista a cui sono sfuggite parecchie cose di mano (tra cui il film stesso) ha provato a gettare acqua sul fuoco in conferenza stampa: “Florence è una forza della natura e le sono grata di farcela stasera per il red carpet. Del resto è impegnata sul set di Dune e siamo grati anche a Denis Villeneuve per averci aiutati ad averla”.

A questo punto sbuca il corrispondente a Venezia del NYT che su Twitter posta una foto della Pugh che passeggia per le calli veneziane mentre il cast è in conferenza stampa. Degna conclusione di un rapporto burrascoso sul set: la Pugh “recitava” scene di sesso non proprio bollente ma intense con Styles davanti alla macchina da presa della Wild, e appena dopo lo “stop” la regista e Styles sparivano in camporella per parecchie ore. “Non voglio contribuire ai pettegolezzi infiniti dei tabloid. Internet si autoalimenta”, ha aggiunto la Wilde ai giornalisti che chiedevano spiegazione sull’assenza della sua prima donna in scena. Peraltro giornalisti che hanno continuato a interpellare la regista su quello che lei aveva definito un licenziamento dal ruolo di protagonista di LaBeouf, quando era stato lo stesso attore a pubblicare suoi audio dove parlare di aver preso lui la decisione di andarsene da quel set. Insomma, il polverone sollevato attorno a Don’t worry Darling ha superato ampiamente l’attenzione dal film stesso. Dulcis in fundo: la Pugh è riapparsa alcune ore dopo per il red carpet davanti al Palazzo del Cinema di Venezia in modalità nemiche amiche con la Wild che farà la storia.

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