Eliza Fletcher, 34enne ereditiera americana, nipote del celebre uomo d’affari Joseph Orgill III, è stata trovata morta dalla polizia di Memphis. La donna era stata rapita e costretta a salire su un suv, intorno alle 4 di mattina di venerdì 2 settembre, mentre faceva jogging nel parco vicino all’università locale. Secondo la ricostruzione delle autorità, un uomo le si è avvicinato e, a seguito di una breve colluttazione, l’ha portata via. L’assassino risponderebbe al nome del 38enne afroamericano Cleotha Abston, arrestato dalla polizia. Gli indizi? Il suo DNA su un paio di sandali trovati vicino al luogo in cui Fletcher era stata avvistata prima di scomparire. La fedina penale di Abston era già sporca: l’uomo, infatti, è stato rilasciato (novembre 2020) dopo aver scontato una pena detentiva per aver rapito, nel 2000, un avvocato di Memphis, Kemper Durand.
Liza era uscita a correre venerdì scorso all’alba intorno al campus universitario di Memphis, come faceva d’abitudine prima di iniziare la sua giornata alla St. Mary’s Episcopal School, dove era amatissima dai suoi bambini. La corsa era la sua passione, aveva partecipato anche ad alcune maratone. Ma non sapeva che stava andando incontro alla morte. A un certo punto un uomo che la stava seguendo le si è avvicinato e con la forza l’ha costretta a entrare in un Suv scuro. Per terra sono rimasti la sua bottiglietta d’acqua e il suo cellulare danneggiato. Il corpo è stato ritrovato martedì ad una dozzina di km di distanza, dopo tre giorni di disperate ricerche e appelli della famiglia, che aveva offerto 50 mila dollari a chiunque fornisse informazioni utili alle indagini. Il giorno dopo il rapimento, la polizia ha arrestato un uomo, che però finora non ha aperto bocca, nonostante le accuse di sequestro, omicidio di primo grado e inquinamento delle prove: Cleotha Abston, un pregiudicato afroamericano di 38 anni uscito di prigione nel novembre 2020 dopo oltre 20 anni di galera per una vicenda analoga. Ad appena 16 anni aveva puntato una pistola contro l’allora procuratore locale Kenper Durand, si era fatto consegnare le chiavi della sua auto e lo aveva chiuso nel bagagliaio andando in giro per la città e facendolo uscire ogni tanto solo per fargli prevelare soldi dal bancomat. Durand si salvò chiedendo aiuto quando vide un agente al momento del ritiro del contante, inducendo il suo aguzzino a scappare. Ma tra i precedenti giovanili di Abston ci sono anche accuse per aggressione armata e stupro. Le sue vicine lo descrivono come un “pervertito” che offriva soldi alle donne per fare sesso, con un viscido stalking.
La polizia è arrivata a lui grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e ad un test del dna su un paio di sandali dell’uomo ritrovati sul luogo del rapimento. Dalle immagini si vede che il Suv è rimasto in un parcheggio per circa 4 minuti, prima di allontanarsi. Un testimone e il fratello hanno riferito inoltre che Abston si comportava stranamente mentre puliva l’interno della vettura e lavava i suoi abiti nel lavabo. Liza Fletcher era la nipote di Joseph ‘Joe’ Orgill III, un imprenditore che ha guidato al successo la Orgill inc, uno dei più grandi distributori di hardware al mondo. Un impero che fattura 3,3 miliardi di dollari, ha 5.500 dipendenti ed è al 143esimo posto della classifica di Forbes delle più grandi aziende private degli Usa. Ma il sequestro sembra avere più un movente sessuale che di estorsione.