Il progetto della Centrale geotermica Le Cascinelle era stato presentato a settembre 2019 e sarà costruita nel Comune senese di Abbadia San Salvatore. L'impianto eolico Monte Giogo di Villore invece sorgerà al Mugello. La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio aveva evidenziato che “l’area di intervento in località Val di Paglia … è sottoposta a tutela paesaggistica"
Il consiglio dei ministri del 1 settembre 2022 ha chiuso due questioni molto discusse. Via libera alla realizzazione dell’impianto geotermico con relative opere connesse, nel Comune senese di Abbadia San Salvatore, proposto da Sorgenia Le Cascinelle. Ma anche al progetto dell’impianto eolico denominato “Monte Giogo di Villore”, localizzato nei comuni fiorentini di Vicchio e Dicomano, e delle opere ed infrastrutture accessorie nei comuni di San Godenzo, Rufina e Dicomano, proposto da AGSM Verona. Entrambe le opere volute strenuamente dalla Regione Toscana. Nonostante i reiterati pareri negativi delle locali sedi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e la forte avversione mostrata dai territori interessati.
Il progetto della Centrale geotermica Le Cascinelle, presentato a settembre 2019, ha ottenuto dalla Regione, ad aprile scorso, il Provvedimento autorizzativo unico regionale. Non considerando rilevanti le contrarietà e le proposte avanzate dal Coordinamento Ecosistema Val d’Orcia, “il gruppo di lavoro di associazioni e cittadini, che lotta per mantenere, promuovere e sviluppare l’ambiente e i valori della Val d’Orcia e dei territori limitrofi”. Soprattutto, non ritenendo determinanti le motivazioni del diniego, espresse dall’Ufficio tecnico del Comune di Abbadia San Salvatore, dalla Commissione paesaggistica dell’Unione dei Comuni e dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo. Soprintendenza che a dicembre 2020 aveva rilevato come “l’area di intervento in località Val di Paglia … è sottoposta a tutela paesaggistica… e che l’area risulta a diretto contatto anche con l’attigua area ricadente nel Comune di Radicofani sottoposta anch’essa a tutela paesaggistica”. Aggiungendo che “l’area di progetto risulta a diretto contatto con il Sito Unesco del Parco della Val d’Orcia, iscritta come paesaggio culturale nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco nell’anno 2004”. Parere ribadito ad aprile 2021, con la proposta di correttivi al progetto, solo in minima parte eseguiti. A maggio il ministro Franceschini ha firmato l’opposizione alla sua realizzazione, lasciando la decisione finale al Consiglio dei Ministri.
Per l’impianto eolico Monte Giogo di Villore la presentazione del progetto è del dicembre 2020, il Provvedimento autorizzativo unico regionale del febbraio 2022. Insomma iter più breve rispetto a quello della Centrale geotermica Le Cascinelle. Ma non meno avversione. Italia Nostra e la sezione di Firenze del Club Alpino Italiano hanno fatto quanto possibile per contrastarne l’approvazione. Il ministro Franceschini dopo il via libera della Regione ha firmato la sua opposizione al progetto, rimandando anche in questo caso la decisione al Cdm. Sulla questione la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato aveva espresso un diniego motivato. Il Soprintendente Pessina aveva spiegato che “Ciò che ha fatto propendere la soprintendenza per un parere negativo non è solo è solo la costruzione di pale che hanno un’altezza di quasi 100 metri, con altrettanti metri infilati nel terreno e una base di cemento armato, ma è soprattutto il fatto che i materiali vengono portati in quota con autoarticolati di grandi dimensioni che per salire hanno bisogno di una strada asfaltata, con poca pendenza e senza curve troppo strette. Per avere otto pale sul Mugello si dovranno aprire attraverso dei boschi di gran pregio una serie di strade asfaltate e in molti casi livellare dei dislivelli”. Pessina aveva fatto chiarezza anche su un presunto pregiudizio delle Soprintendenze sostenendo che “non siamo contrari agli impianti di energia rinnovabile, anzi vista la nostra impronta ambientalista siamo molto favorevoli. Il problema è che noi siamo tenuti ad esprimerci unicamente sul fatto se questi impianti avranno un impatto sul paesaggio”.