Cinema

Venezia 79, scoppia la lite tra Gianni Amelio e un giornalista: “Non voglio avere più rapporti con te per il resto della mia vita, il tuo titolo era infame” – VIDEO

di Davide Turrini

Anche i registi litigano…con i giornalisti. Sono volati stracci durante la conferenza stampa del film Il signore delle formiche diretto da Gianni Amelio, in Concorso a Venezia 79 (qui la recensione). La lite l’ha fatta scoppiare il regista dopo che il giornalista Fabio Ferzetti gli ha posto due domande riguardanti la veridicità storica su due dettagli di finzione che ci sono nel film. A quel punto Amelio è sbottato. “Non credo che dovrei risponderti. Perché ho ragione io: quando si scrive si deve essere all’altezza del film che si guarda e non si offende il regista”. Poi ha continuato: “Non si scrive una frase dentro l’articolo che poi si sa, in quanto tu sei un professionista da decenni, che poi finirà nel titolo e il tuo titolo era infame, per cui scusami, ma non ti rispondo”. Amelio ha sorseggiato un po’ d’acqua e ha chiuso in crescendo: “Sono un uomo libero. Ho cancellato il tuo numero dal telefonino. Non voglio avere più rapporti con te per il resto della mia vita”.

Più tardi il regista ha voluto gettare un poco d’acqua sul fuoco: “È scattato in me un fatto personale. Ho un passato rispettabile, un cinema importante, fatto con passione. Mi sono sentito ferito. Succede quasi sempre che con i critici e i giornalisti, ci si possa parlare direttamente, si litiga e poi si riprende un rapporto. In questo caso non c’è stata possibilità, il punto dolente era un orribile titolo (l’articolo era stato pubblicato da L’Espresso e aveva per oggetto il film Hammamet, Un grande Pierfrancesco Favino per un piccolo film”, ndr) di cui il giornalista e il critico non è mai responsabile”. Infine l’ultimo capitolo delle scuse riguarda ancora le nuove tecnologie: “Se tu non condividi il titolo, puoi scrivere un messaggino oppure dire alla persona che il titolo è infelice. Penso che per civiltà di rapporti anche un piccolo messaggio avrebbe potuto risolvere la cosa. Poi è ovvio che nella recensione poteva scrivere quello che voleva, ci mancherebbe”.

Video/Youtube-Biennale Channel

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