Il caso a Troina, nell'area dei Nebrodi che ricade in provincia di Enna. La scelta del primo cittadino Venezia per un incarico legale al suo ex avversario alle primarie. La notizia ha fatto storcere qualcuno anche dentro lo stesso partito. L'avvocato-politico si difende: "Il mio curriculum parla da solo"
Una consulenza di 3120 euro sotto elezioni. Succede nel comune di Troina, nella parte dei Nebrodi che ricade nella provincia di Enna, dove il sindaco Fabio Venezia, candidato alle Regionali, ha affidato una consulenza legale a un candidato alle Politiche, Giuseppe Arena. “Uno scambio perlomeno inopportuno”, indicano dalle retrovie, alcuni politici siciliani di lungo corso. Tra questi l’ex deputato regionale dem Mario Alloro. Di certo è un incarico curioso, affidato proprio sotto elezioni. Cose che succedono in Sicilia dove l’election day vede plurime possibilità di elezioni, anche tra ex sfidanti, come in questo caso specifico. Succede, infatti, proprio lì dove lo scorso 26 giugno si sono svolte le primarie del Pd per scegliere il candidato di quella provincia alle regionali. Ed è proprio dentro il Partito democratico che si svolge la vicenda della consulenza del Comune ennese.
Venezia, il giovane primo cittadino, noto per avere denunciato per primo gli affari della mafia sul parco dei Nebrodi, e dai plurimi incarichi dentro il Partito democratico siciliano: è presidente provinciale ad Enna e componente della segreteria regionale. Venezia è uscito vincitore dalle primarie di Enna, con un risultato schiacciante: il 62 per cento di voti. A contendere lo scettro delle primarie per la candidatura alle Regionali, c’era pure l’ex sindaco di Centuripe, Giuseppe Arena, fermatosi alla metà dei consensi ottenuti da Venezia. Arena però, nonostante la sconfitta alle primarie per le regionali, è adesso candidato per il Pd alle politiche, all’uninominale di Enna. Non più avversari, i due ennesi sono adesso, si immagina, in piena armonia, tanto che il primo cittadino di Troina ha deciso di affidargli una consulenza del costo, per il Comune, di 3120 euro, così si legge nell’ordinanza che affida il primo settembre (a 24 giorni dalle elezioni) ad Arena la consulenza legale perché: in previsione di un museo delle fotografie di Robert Capa, della realizzazione della pinacoteca civica di arte moderna, dell’antiquarium archeologico ed il museo diffuso della storia normanna, e di tanti altri progetti culturali occorre “elaborare ed attuare un modello di governance autonoma” per il quale serve una consulenza legale (così si estrapola dalla determina pubblicata sul sito del comune di Troina). E chi meglio di Arena? Che per questa consulenza ha formulato un preventivo poi accettato dal Comune.
D’altronde, il curriculum dell’ex sfidante del sindaco, allegato alla determina di Troina, svela una lunga fila di incarichi pubblici sia regionali che in vari Comuni, come consulente legale, circostanza che è il centro della replica dell’avvocato-candidato Arena. Tra le altre cose, per giunta, Arena è professore a contratto della Libera università di Enna “Kore”, famoso istituto privato voluto da Mirello Crisafulli, al quale Arena è non a caso considerato molto vicino. Così che più di qualcuno anche all’interno del Partito democratico storce il naso: “Un incarico non illegale ma che appare perlomeno inopportuno, visto il tempismo”, sbotta in anonimato un dem siciliano. Intanto, proprio mentre si scrive, Caterina Chinnici, candidata alla regione per il Pd, è sul palco proprio dell’auditorium della Kore, ad Enna per presentare i candidati. Venezia e Arena compresi.