Fitto botta e risposta nella trasmissione “L’aria che tira” (La7) tra la sua conduttrice, Myrta Merlino, e il leader del M5s, Giuseppe Conte, sullo slittamento del decreto Aiuti Bis da 17 miliardi al Senato, dove l’esame del provvedimento si effettuerà martedì prossimo. Il rinvio è dovuto al fatto che ai partiti è stato chiesto di ritirare i propri emendamenti. M5s e Alternativa si sono opposti al ritiro dell’emendamento sul Superbonus, atto duramente contestato dagli altri partiti, a cominciare dal Pd e da Azione, che vorrebbe abolirlo.
Merlino chiede a Conte: “A questo giro, da quanto scrivono i giornali e dicono i miei precedenti ospiti politici, lei ha di nuovo bloccato il Parlamento, ma possiamo bloccare il decreto sulle bollette?”.
L’ex presidente del Consiglio risponde: “Non è che siccome tutti gli avversari politici dicono la stessa cosa, quella diventa una verità. In questo momento abbiamo un problema che si è ormai incancrenito. Sono appena tornato da Confartigianato: 47mila addetti al settore costruzioni rischiano di andare a casa, perché ci sono i crediti fiscali bloccati nei cassetti. Le altre forze politiche – continua – stanno facendo finta di nulla, ma oltre 30mila aziende stanno fallendo. È un’urgenza che stiamo ripetendo da mesi, questa è l’ultima occasione che abbiamo. Noi non ritireremo questo emendamento. Se le altre forze politiche non vogliono votarlo, lo spieghino a 47mila lavoratori”.
“Ma è più urgente del decreto sulle bollette, rinviato di una settimana?”, replica la giornalista.
“Ma perché? Le due cose sono incompatibili? – ribatte Conte – Questo emendamento non ha un costo finanziario e non richiede coperture. È un emendamento che favorisce la circolazione dei crediti fiscali incagliati. C’è incompatibilità col decreto Aiuti Bis?”.
“Assolutamente no”, risponde Merlino.
“Vede, allora, che è tutto un gioco di propaganda? – ribadisce il leader del M5s – Io non sto bloccando nulla. Sto dicendo di votare questo emendamento”.
“Ma hanno rimandato il decreto Aiuti Bis”, insiste la conduttrice.
“E perché lo hanno rimandato? – rilancia Conte – Perché non ha chiesto ai suoi ospiti di prima il motivo per cui rimandano il decreto e non votano l’emendamento? Lei non l’ha chiesto ai miei colleghi politici? Guardi che questo non è un emendamento del M5s. Tutte le forze politiche hanno detto che questo era un problema urgente che andava risolto mesi fa. E in passato hanno condiviso la bontà e l’efficacia del Superbonus. Adesso spieghino a 47mila addetti del settore edile e a 30mila aziende perché non votano questo emendamento. Trovo vergognoso questo comportamento“.
“Non dico che non ha ragione – ribadisce Merlino – Dico solo che il tema delle bollette ha un’urgenza massima”.
“È un emendamento – ripete Conte – Non stiamo bloccando nulla. Lei non deve credere alla propaganda. Quando le dicono qualcosa, non la deve prendere per buona perché la sostengono 5 forze politiche che si mettono d’accordo. Trentamila aziende che stanno fallendo non sono un problema urgente?”.
“Certo – risponde Merlino – ma lei non deve convincere me”.
“Però ho visto che si è fatta convincere da altri – chiosa Conte – e quindi la devo convincere, sì”.