“Conviene di più fermarsi che produrre“. A parlare è Gianluigi Casati, dell’omonima fonderia, in provincia di Varese. A giugno ha pagato 333mila euro di bollette contro i 171mila dello stesso mese del 2021. A luglio è andare pure peggio: 504mila euro contro 152mila. “È una situazione insostenibile, anche dal punto di vista sociale potrebbero esserci conseguenze drammatiche. Servono provvedimenti nel brevissimo tempo, l’industria manifatturiera rischia di chiudere i battenti”. Non va meglio a Marco Riganti, della Riganti spa: a luglio la bolletta è oltre il milione di euro (201mila euro nello stesso mese dell’anno precedente).
Video Unione degli industriali della provincia di Varese