La punta nerazzurra contro la Federazione bosniaca che ha accettato l'invito di quella di Mosca per disputare una partita alla vigilia dei Mondiali in Qatar: "Sono contrario a giocare finché soffrono persone innocenti"
Ha detto no alla maglia della Nazionale. Ha detto no perché in Ucraina “soffrono persone innocenti” e intende “solidarizzare” con il popolo aggredito in questo “periodo difficile”. L’attaccante dell’Inter Edin Dzeko, come già deciso dall’ex bianconero Miralem Pjanic, non giocherà l’amichevole tra Bosnia Erzegovina e Russia, in programma a San Pietroburgo prima dell’inizio dei Mondiali in Qatar.
La punta nerazzurra ha motivato in maniera chiara la sua decisione, frutto dell’invasione di Mosca sul territorio ucraino: “Sono contrario a giocare la partita finché soffrono persone innocenti. Sono sempre stato a favore della pace, e intendo solidarizzare con i cittadini ucraini in questo periodo difficile per loro”, ha spiegato a Sportsport.ba.
Non c’è ancor una data ufficiale per il match, che dovrebbe tenersi il 19 novembre proprio alla vigilia dell’apertura dei Mondiali, ma la Federcalcio bosniaca ha già detto sì alla Federazione russa, che avrebbe concordato due match amichevoli anche contro Iran e Kirghizistan.
La Bosnia non parteciperà ai Mondiali, così come la Russia che è stata esclusa da tutte le competizioni ufficiali Uefa e Fifa dopo la decisione di Vladimir Putin di dichiarare guerra all’Ucraina. La Russia in questo momento può solo organizzare amichevoli.