In un’intervista rilasciata a Brian Koppelman sul podcast The Moment, il regista Quentin Tarantino ha confessato il pessimo rapporto con la madre
Mamma cattiva e ingrata. In un’intervista rilasciata a Brian Koppelman sul podcast The Moment, il regista Quentin Tarantino ha confessato il pessimo rapporto con la madre. “Non era contenta delle difficoltà scolastiche e si lamentava con me. Mi rimproverava perché detestava che non fossi portato per la scuola. Ricordo che un giorno, con tono sarcastico, nel mezzo di una delle sue filippiche, mi disse: ‘Oh e comunque questa tua carriera da scrittore, con tanto di segno delle virgolette fatto con le dita, finisce qui’”. Genitore cattivissimo e non proprio lungimirante, vista la carriera mondiale poi avuta dal figliolo. Tarantino spiega infatti che proprio in quegli attimi di acredine materna promise a se stesso, che “una volta raggiunto il successo ‘non le avrei mai dato un centesimo’”. “Proposito che ho rispettato – ha spiegato l’autore di Pulp Fiction – perché bisogna sempre ricordare che le parole hanno delle conseguenze, soprattutto quelle pronunciate a un bambino: il sarcasmo di un genitore può essere davvero pericoloso e difficile da digerire”.
Connie Zastoupil partorì Quentin che aveva solo 16 anni. Infermiera con marito musicista, dovette patire la fuga del consorte che la lasciò ad occuparsi da solo di Quentin appena dopo la nascita. La donna poi si risposò, ma il rapporto con il figlio non riuscì mai a diventare amorevole ed equilibrato. Tarantino infatti preferiva scrivere sceneggiature e racconti invece di frequentare la scuola. A 15 anni lasciò proprio le aule per fare l’usciere in un cinema. Oggi la Zastoupil ha 76 anni e Quentin non ha mai cambiato atteggiamento verso di lei: “L’ho aiutata solo una volta, per una situazione complicata con il fisco, ma non le ho comprato una casa”.