La Costituzione oggi “è diventata la linea Maginot”. A dirlo l’ex procuratore Roberto Scarpinato, sul palco della Festa del Fatto Quotidiano per il dibattito “La restaurazione a 30 anni dalle stragi”, con Gianni Barbacetto e Giuseppe Pipitone.
“Io sono sceso in campo perché se vogliamo dare un senso a tutti quelli che si sono fatti ammazzare per questa Costituzione durante la Resistenza e durante la storia della Repubblica per difenderla, la dobbiamo difendere. Non possiamo dargliela. Per questo sono sceso in campo, per continuare a difenderla”, dice Scarpinato, oggi candidato per il Senato con il Movimento 5 stelle.
L’ex magistrato ha spiegato che “non è un caso che il massimo della strategia stragista viene realizzato subito dopo la formazione del governo Ciampi, che sembra il laboratorio della gioiosa macchina da guerra”. “Ancora una volta ci riescono, portano al governo Berlusconi e inizia la Restaurazione – prosegue – Finalmente si può dire con Berlusconi che questa Costituzione è comunista, che è vecchia. Sono arrivati a dire che la Corte costituzionale era un covo di comunisti e hanno cominciato a cambiarla con leggi ordinarie ma di sostanza costituzionale, come la legge che ha ricostruito le procure come una piramide. E hanno cominciato a venerare il corpo della magistratura. E insieme a questi nemici interni alla Costituzione, sono entrati in campo nemici esterni: i grandi capitali delle multinazionali, le grandi banche che pure vedono in questa costituzione un ostacolo”. E conclude: “E quindi ecco che i vecchi egoismi di questa classe dirigente si sono trovati in sintonia con i nuovi della classe bancaria e finanziaria tutti e due d’accordo per smontare questa Costituzione, ecco perché diventa la linea Maginot”.