Protestano i consiglieri d'opposizione: "Il nostro è un paese accogliente". Acerbo (Unione popolare): "Palesemente incostituzionale". Il dem Fina: "Discrimina i bambini"
Servizio scuolabus gratis alle famiglie residenti, ma solo per chi ha un genitore di cittadinanza italiana (o di uno dei Paesi Ue) e in regola con il pagamento delle tasse. La decisione, che esclude una larga parte degli studenti, è stata presa dal Comune di Montorio al Vomano (Teramo) e sta suscitando numerose polemiche. Alla guida dell’amministrazione c’è il sindaco di Forza Italia Fabio Altitonante, nonché consigliere regionale in Lombardia e rinviato a giudizio a luglio 2021 nell’ambito dell’inchiesta Mensa dei poveri.
Innanzitutto hanno protestato i consiglieri di opposizione Eleonora Magno e Andrea Guizzetti : “Montorio non è questo paese. Qui la convivenza con le comunità immigrate è sempre stata pacifica. Montorio è un paese accogliente”. Per Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista e candidato di Unione popolare, “il regolamento è palesemente incostituzionale e siamo pronti ad annullarlo con un ricorso. Negare lo scuolabus a figli di immigrati è roba da Ku Klux Klan“. Mentre il dem Michele Fina ha aggiunto: “E’ molto grave: discriminare i bambini sulla base della nazionalità dei loro genitori, scegliendo in base a questo criterio di riservare solo a una parte delle famiglie la gratuità dello scuolabus. Che la strategia della destra sia creare paure e alimentare divisioni, si è capito da tempo: che lo si faccia sulla pelle dei bambini è francamente inaccettabile. Torni la ragione”.
Il requisito è comparso nel modulo diffuso online e necessario per iscrivere i figli ai servizi di trasporto scolastico. Nonostante le critiche, il primo cittadino ha difeso la decisione. E anzi l’ha rivendicata come criterio d’azione: “Per noi non ci sono distinzioni di colore o provenienza”, ha sostenuto omettendo che la distinzione viene fatta sulla base del Paese di nascita. Quindi ha aggiunto: “Ci stupiscono le polemiche dell’opposizione, che evidentemente è anche poco attenta, visto che abbiamo utilizzato gli stessi requisiti per tutti i bonus erogati in favore delle famiglie“. E ha confermato, di fatto, che chi non ha un genitore nato in uno dei Paesi Ue non potrà usare lo scuolabus gratuitamente.