"Ho sempre protetto i miei figli e continuerò a proteggerli": queste le parole dell'avvocato della conduttrice
“Ho sempre protetto i miei figli e continuerò a proteggerli”. Ancora una volta, Ilary Blasi sceglie il silenzio. Anche di fronte alle accuse dell’ormai ex compagno di vita Francesco Totti, che in un’intervista al Corriere della Sera ha detto di non esser stato il primo a tradire, sostenendo, tra l’altro, che lei avrebbe portato via la sua collezione di orologi. È il suo avvocato, Alessandro Simeone, a parlare per lei a Repubblica, spiegando che la decisione di Ilary è quella di restare in silenzio per tutelare il bene dei suoi figli, Cristian, Chanel e Isabel. “Se si sceglie una linea la si porta fino in fondo”, ha detto il legale, liquidando le parole di Totti con un “no comment”. Ma, aggiunge Repubblica in un virgolettato non attribuito: “Ilary ha visto cose in questi ultimi anni che potrebbero rovinare una cinquantina di famiglie”.
Riceviamo e pubblichiamo:
“Gentile Direttore,
in alcuni articoli del sito da Lei diretto, mi avete attribuito la seguente dichiarazione “Ilary ha visto cose in questi ultimi anni che potrebbero rovinare una cinquantina di famiglie”. La notizia da Voi riportata è falsa: né io, né Ilary Blasi, né soggetti autorizzati a parlare per suo nome per suo conto, abbiamo mai proferito l’affermazione sopra riportata o altre di contenuto analogo. Come a Voi noto, infatti, è stata scelta la linea dell’assoluto riserbo, al solo ed esclusivo fine di proteggere i 3 figli minori della coppia. A ciò occorre aggiungere che il tono della dichiarazione che mi avete falsamente attribuito è in netto contrasto con la sobrietà che deve caratterizzare le dichiarazioni dell’avvocato, specialmente di quello che si occupa di diritto delle relazioni familiari, cui è richiesto un supplemento di riservatezza proprio a protezione dell’interesse dei minori.
Avv. Alessandro Simeone”
Ci scusiamo per aver attribuito all’avvocato Simeone una dichiarazione che effettivamente non era stata pronunciata da lui. Abbiamo provveduto a correggere l’articolo.