Si trova in ospedale in gravissime condizioni il ragazzo disabile precipitato dalla finestra di casa in circostanze ancora da chiarire. Il fatto risale allo scorso agosto. Oggi, durante una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, la madre del giovane ha chiesto “verità e giustizia” per fare luce sulle dinamiche di quanto accaduto al figlio Hasib Omerovic, 36 anni.

Fatima Sejdovic, questo il nome della madre, insieme al deputato Riccardo Magi e portavoce di Associazione 21 luglio Carlo Stasolla, ha raccontato ciò che aveva già denunciato in un esposto depositato alla Procura di Roma il 5 agosto. Il pubblico ministero sta attualmente indagando sulla vicenda con l’ipotesi di tentato omicidio contro ignoti. Durante la presentazione erano presenti anche gli avvocati della famiglia di origine rom, Arturo Salerni e Susanna Zorzi.

Secondo l’esposto, lo scorso 25 luglio quattro persone sono entrate nell’appartamento di Omerovic, in una casa popolare in zona Primavalle a Roma. Le persone si sarebbero presentate qualificandosi come agenti di polizia, ma senza alcun mandato. In quel momento, il giovane era solo con la sorella, anche lei disabile. A ricostruire le dinamiche della vicenda è proprio lei: “Una donna con degli uomini vestiti normalmente sono entrati in casa. La donna ha chiuso la serranda della finestra del salone, hanno chiesto di documenti di Hasib, hanno fatto le foto, lo hanno picchiato con il bastone“, sostiene la donna in una testimonianza riportata durante un’interrogazione parlamentare fatta da Riccardo Magi. In seguito – prosegue la sorella -“Hasib è caduto e hanno iniziato a dargli pugni e calci. Lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù“.

La visita sarebbe stata motivata da presunti comportamenti molesti di Omerovic. Sulla pagina facebook del quartiere, prima della perquisizione, era comparso un post che recitava: “Fate attenzione a questa specie di essere perché importuna tutte le ragazze, bisogna prendere provvedimenti”.

Una volta terminata la perquisizione dei presunti agenti di polizia – si legge nell’esposto – il corpo di Omerovic si trova sull’asfalto della strada, dopo essere precipitato dalla finestra della camera da letto da oltre otto metri di altezza. All’interno dell’appartamento, secondo la famiglia della vittima, ci sarebbero state diverse macchie di sangue sulle lenzuola del letto e il manico spezzato in due di una scopa, di cui il pubblico ministero Stefano Luciani ha disposto il sequestro.

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