CONDANNATI
Augusta Montaruli – Uninominale Camera Piemonte 1, capolista Piemonte 1 P01 e P02
Attuale deputata. Condannata a un anno e 7 mesi nel processo d’Appello bis “Rimborsopoli” Piemonte per concorso in peculato. Il processo riguardava la regolarità dell’utilizzo dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi politici rappresentati in consiglio regionale fra il 2010 e il 2014. Si è trattato dell’appello bis, celebrato per iniziativa della Corte di Cassazione che aveva annullato una sentenza precedente.
Salvo Pogliese – Plurinominale Senato Sicilia 2
Ex sindaco di Catania (sospeso per la legge Severino) nelle vesti di deputato regionale il 23 luglio 2020 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Palermo per peculato a 4 anni e 3 mesi di reclusione nel processo su rimborsi all’Ars. Tutte le accuse nei confronti degli imputati si riferivano alla legislatura 2008–2012 del governo di Raffaele Lombardo (Mpa). In quegli anni Pogliese era vicepresidente del gruppo del Pdl e secondo l’accusa si sarebbe appropriato di circa 80mila euro “per finalità personali e comunque estranee alla previsione normativa”. Tra le contestazioni ci sono 41.183,13 euro utilizzati per pagamenti eseguiti con carte bancomat per “spese riguardanti rifornimenti di carburante, consumazione di pasti presso ristoranti, trattorie, pizzerie, bar” e soggiorni in hotel palermitani. Ma anche 31.395,75 “attraverso l’emissione di assegni bancari a se stesso”.
IMPUTATI E INDAGATI
Francesco Zaffini – Uninominale Senato Umbria
Rinviato a giudizio nell’inchiesta sui rimborsi della Regione Umbria. Processo iniziato nel novembre 2021
Salvatore Caiata – Uninominale Camera Basilicata
Si era candidato con i 5 Stelle senza la trafila delle parlamentarie per decisione del candidato premier Luigi Di Maio. In piena campagna elettorale per le politiche 2018 però salta fuori che Salvatore Caiata, imprenditore e presidente del Potenza Calcio, era indagato a Siena con l’ipotesi di autoriciclaggio fin dal 2016, posizione poi archiviata ad agosto 2018. Nel frattempo Caiata era stato effettivamente eletto ma espulso dai grillini e viene accolto dalla Meloni che ne fa il segretario regionale di Fratelli d’Italia in Basilicata. Nel 2018 viene però coinvolto in un’altra indagine, attivata stavolta dalla Gdf di Siena, sugli affari del magnate kazako del petrolio e re dei bar toscani Igor Bidilo. I pm di Siena ipotizzano reati di corruzione e riciclaggio e tra i 12 indagati compare proprio Caiata che a marzo del 2021 rimette il mandato nelle mani della Meloni e resta in Parlamento. Lo scorso maggio gli investigatori hanno chiesto una seconda proroga d’indagine di sei mesi.
Tommaso Foti – Uninominale Camera Emilia-Romagna, capolista Camera Emila-Romagna P01 e P03
Indagato per corruzione e traffico di influenze illecite. Per la Procura avrebbe ricevuto 3.000 euro per aiutare un’azienda, attraverso i suoi rapporti con l’assessore comunale e collega di partito, Erika Opizzi, anche lei indagata. Un “sistema corruttivo diffuso” che secondo le indagini andava avanti da anni, senza trovare resistenza e che ha riguardato i lavori pubblici e gli appalti in una parte del territorio appenninico piacentino, la Val Trebbia e la Val Luretta.
Daniela Santanchè – Uninominale Senato Lombardia, capolista Senato Lazio P01 Lombardia P03 e Piemonte P01, seconda nel listino in Lombardia P02 e Toscana P01
A febbraio i pm di Milano Romanelli e Filippini hanno chiuso l’indagine per frode fiscale a carico di Daniela Santanché, senatrice di Fratelli d’Italia indagata per concorso in una presunta sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte contestata all’ex marito Giovanni Canio Mazzaro da un milione e mezzo di euro. Secondo l’accusa la senatrice avrebbe concorso acquistando nel 2019 l’imbarcazione “Unica” di cui era proprietario Mazzaro con un corrispettivo di poco inferiore a 400mila euro in realtà mai versato. Venti giorni dopo la stessa barca sarebbe stata ceduta dalla Biofood della Santanché a una società di diritto maltese. Secondo le indagini, la prima vendita dell’imbarcazione sarebbe avvenuta dopo la notifica dell’avviso di accertamento all’imprenditore per i presunti debiti tributari. Dunque la Santanché avrebbe di fatto concorso a “nascondere” la barca, bene dell’ex marito, al Fisco. Il 3 agosto, dopo aver letto la memoria difensiva e senza nemmeno sentirla, la Procura ha chiesto per Santanché l’archiviazione, in quanto per gli inquirenti non non aveva “alcun ruolo gestionale, operativo, strategico”.
Giangiacomo Calovini – Uninominale Camera Lombardia 3 U05
Consigliere comunale di Fdi a Brescia,è indagato nell’inchiesta della Procura di Milano che vede accusato, sempre di corruzione “per atti contrari ai doveri d’ufficio”, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, assieme all’ormai ex consigliere bresciano Giovanni Acri, che nell’ipotesi d’accusa avrebbe lasciato il suo incarico, il 25 giugno 2021, facendo subentrare il primo dei non eletti, proprio Calovini, vicino alla corrente politica di Fidanza. E in cambio, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto l’assunzione del figlio, Jacopo Acri, come assistente.
Stefano Maullu – Secondo in lista Camera Lombardia P01
Indagato a Bergamo per false comunicazione a pm nell’ambito di una inchiesta relativa al fallimento della Maxwork in cui è indagato anche il senatore Paolo Romani. A fine marzo la Procura di Bergamo indaga per corruzione il senatore Paolo Romani, storico forzista poi passato a “Cambiamo”. E’ accusato di aver ricevuto una tangente di 12mila euro nel gennaio del 2015 da tre dirigenti della società di lavoro interinale Maxwork, dichiarata poi fallita nel giugno dello stesso anno. Secondo la procura la tangente sarebbe stata ricevuta materialmente nella sede della società, a Bergamo, da Antonio Sandro Maullu, su incarico di suo fratello Stefano, ex europarlamentare di Forza Italia e oggi coordinatore milanese del partito della Meloni. La richiesta di ritirare la tangente, secondo la procura, sarebbe arrivata direttamente da Romani, come emergerebbe da una registrazione. Maullu, uno dei papabili candidati alle elezioni, è accusato di aver fornito false informazioni ai magistrati. L’inchiesta su Romani è stata spostata a Milano seguendo la presunta bustarella che lì era stata data, il procedimento su Maullu è rimasto a Bergamo, in attesa della definizione del procedimento principale.
Antonio Tavani – Camera plurinominale Abruzzo
Indagato nell’ottobre 2021 per il rischio crollo di una palazzina di edilizia popolare in qualità di presidente dell’Ater Chieti. L’accusa è delitto colposo di danno
Guerino Testa – Uninominale Camera Abruzzo
Imputato insieme ad altre 17 persone nel procedimento sul fallimento delle società riconducibili all’imprenditore Carmine De Nicola, Testa ha chiesto di patteggiare 1 anno e 6 mesi di reclusione per alcune bancarotte (pena sospesa) ed è stato assolto dall’accusa di associazione a delinquere. In un’inchiesta corollario di questa, però, a marzo 2022 – come riportato da il Centro – Testa è finito nuovamente tra gli indagati con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Nel mirino delle indagini la sua attività da commercialista. Tesla è capogruppo di FdI nel Consiglio regionale Abruzzo.
Gianni Rosa – Capolista plurinominale Senato Basilicata
Ex assessore regionale ha ricevuto a metà giugno la notifica della proroga delle indagini preliminari nell’ambito di un’inchiesta, cominciata nel 2020, su presunti favori ricevuti per usufruire di tamponi all’inizio della pandemia. Nell’inchiesta sui “Tamponi ai vip” sono indagati per peculato, tra gli altri, anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e due assessori in carica, entrambi della Lega.
Lara Magoni – Plurinominale Camera Lombardia 3 – P01
Nell’ambito dell’inchiesta sulle carceri di Bergamo è indagata per voto di scambio.
HANNO PATTEGGIATO
Giulio Tremonti – Plurimoniale Camera Lombardia 1
Patteggiò 4 mesi reclusione, convertiti in pena pecuniaria di 30mila euro e 10mila euro di di multa, per la vicenda dell’alloggio di via Campo Marzio a Roma, pagato da Mauro Milanese.
Guerino Testa – VEDI TRA IMPUTATI E INDAGATI