Nessun coro e nessuno striscione allo stadio per il serbo dopo tre anni molto intensi emotivamente terminati con l'esonero e una lettera indirizzata proprio ai supporters
Dopo la lettera amara inviata da Sinisa Mihajlovic ai tifosi del Bologna, ci si poteva attendere che la curva rossoblù tributasse all’ex tecnico un messaggio di saluto e di affetto. Invece niente. Probabilmente, le divergenze del tifo organizzato felsineo hanno portato a un silenzio assoluto. Né uno striscione, né un coro. Tre anni vissuti molto intensamente con la squadra e con la città sembrano essere spariti nel nulla.
Sul campo il Bologna ha reagito al cambio in panchina con una vittoria. I rossoblù si sono aggiudicati il derby dell’Appennino con merito: 2-1 in casa contro una Fiorentina spenta e nervosa che ha risentito ancora delle scorie del brutto pareggio all’esordio di Conference League, contro la modesta RFS Riga. Sulla panchina felsinea era seduto il tecnico della primavera, Luca Vigiani, in attesa che Thiago Motta, scelto per sostituire Mihajlovic, prenda possesso della formazione emiliana da oggi.