Saranno garantite le tratte con orario di decollo previsto nella fascia 7.00 -10.00 e 18.00-21.00, nonché gli ulteriori voli individuati da Enac. I sindacati chiedono una riforma decisiva del sistema
Salari bassi, contratti precari, turni estenuanti a causa della carenza di organico. Sono questi i motivi dello sciopero nazionale di 24 ore del trasporto aereo iniziato alla mezzanotte del 12 settembre. La protesta è stata indetta da Usb lavoro privato e da Cub e coinvolge tutto il comparto aereo–aeroportuale–indotto. Saranno garantiti i voli con orario di decollo previsto nella fascia 7.00 -10.00 e 18.00-21.00, nonché gli ulteriori voli individuati da Enac.
“È necessario un piano di emergenza di assunzioni nel settore che parta senza se e senza ma dai bacini di persone licenziate“, spiega l’Usb. L’Unione sindacale di base chiede alle istituzioni una riforma decisiva di un sistema che si regge su “turni massacranti” e “riduzione evidente della politica a tutela della salute e sicurezza“. La Cub trasporti chiede il rinnovo del contratto scaduto nel 2017 che possa adeguare i salari all’aumento del costo della vita, oltreché l’eliminazione degli accordi che consentono il lavoro precario.
Lo sciopero arriva dopo un’estate calda per il comparto: le proteste degli addetti alle pulizie degli aeroporti e dei lavoratori delle compagnie low-cost hanno creato molte difficoltà ai viaggiatori negli scorsi mesi in tutta Europa. L’aumento della domanda di viaggio tornata ai livelli pre–pandemia si è scontrata con una realtà fatta di carenza di personale ed errata programmazione, portando a migliaia di cancellazioni.
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