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Britney Spears contro il padre: “Ha cercato di uccidermi, spero che bruci all’inferno”. Poi rivela: “Mi hanno fatto credere di avere un cancro”

Da quando per lei si è concluso l'incubo della conservatorship, un giorno sì e l'altro pure la cantante si sfoga sui social raccontando gli abusi a cui sarebbe stata sottoposta negli ultimi 13 anni

di Emanuele Corbo

La cantante ha affidato a degli audio nuove confessioni relative agli anni della conservatorship, e ancora una volta ha puntato il dito contro la sua famiglia
Star dietro a Britney Spears non è cosa facile. Da quando per lei si è concluso l’incubo della conservatorship, un giorno sì e l’altro pure la cantante si sfoga sui social raccontando gli abusi a cui sarebbe stata sottoposta negli ultimi 13 anni. È evidente che la star è rimasta traumatizzata e a questo punto è davvero difficile capire se riuscirà mai a recuperare un equilibrio che al momento sembra ancora di là da venire. Non a caso ha dichiarato che probabilmente non si esibirà mai più. Starle dietro è impresa ardua anche per un altro motivo: i post e gli audio che dissemina qua e là per il web vengono puntualmente rimossi dopo qualche ora. Come se il primo istinto fosse quello di dar voce a tutti i turbamenti, e in un secondo momento subentrasse un qualche ripensamento o, peggio, pentimento. È successo anche questa volta, ma i fan di Britney sono sempre pronti a salvare le sue confessioni.

LA PAURA DEL CANCRO – Tra le più recenti quella secondo cui sarebbe stata sottoposta a ben tre risonanze magnetiche prima del ricovero in un istituto mentale. Episodi che hanno toccato un nervo scoperto per la Spears, che da piccola aveva già fatto questa esperienza per una massa sospetta sul petto: “Quando ero più giovane, verso gli otto anni, avevo una massa sul petto e mi fecero una risonanza. La dottoressa pensava fosse una massa cancerogena ma non lo era, ero completamente sana. Quindi appena sento parlare di risonanze ora mi preoccupo perché penso sia qualcosa di serio e grave, che qualcosa non vada in me”. Se però da bambina la permanenza nel macchinario si aggirava intorno ai 30 minuti, durante gli anni della tutela le cose sarebbero andate diversamente, tanto che la cantante aveva iniziato a pensare di essere malata e che nessuno avesse il coraggio di dirglielo: “Ne feci tre e rimasi nel macchinario per un’ora ad ognuna delle tre, che è parecchio tempo. Ancora nulla aveva senso, l’isolamento, le infermiere, il comunicare costante. Pensavo ‘Aspetta, questo è tipo un nuovo trattamento per il cancro? Per questo mi hanno mandata in quel posto, non volevano che lo scoprissi? Era questo il grande segreto?’. Ero molto confusa. Ci avevo creduto solo per dare un senso alla situazione. Ma nulla di tutto questo era vero, niente di questo è vero. Sono sana ed è tutto ok, sono viva” ha raccontato.

LO STRAPPO CON I FIGLI – La conclusione, come al solito, è delle più amare: “Mio padre, e tutto il resto della famiglia, mi trattavano male e basta. Mio padre stava cercando di uccidermi. Spero che bruci all’inferno”. Parole che fanno il paio con quelle pronunciate solo poche settimane fa quando, sempre sui social, Britney aveva spiegato: “Mi facevano sentire una nullità […] Ecco come mi sono sentita, come una che la famiglia ha buttato via”. Se lo strappo con i genitori è ben noto da tempo, ultimamente una nuova crepa, forse la più dolorosa, si è fatta largo nel cuore della cantante: anche i figli Sean Preston e Jayden James si sono allontanati da lei, e al netto di tutte le sofferenze degli anni passati, questa, per una madre, sarebbe la più dura da accettare.

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