“Siamo di fronte a una grande emergenza, ci stiamo avvicinando a un secondo covid che già sta iniziando a fare strage di posti di lavoro e mi sconcerta che qualche collega politico non colga la gravità della situazione. Qua rischiamo di vincere le elezioni ma di ereditare un Paese in ginocchio. Faccio appello a Letta e alla Meloni: uniamoci, mettendo 30 miliardi sul tavolo per bloccare l’aumento delle bollette su luce e gas. Se l’Europa per far qualcosa aspetta dicembre noi cosa facciamo, aspettiamo Godot?”. Sono le parole pronunciate ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, dal leader della Lega Matteo Salvini, che rifila una frecciata all’alleata della sua coalizione, Giorgia Meloni.
Salvini spiega: “È giusto progettare a medio e lungo termine col voto cosa faremo nei prossimi anni, però il problema di stamattina non è quello che accadrà tra 4 anni, è l’emergenza lavoro. Occorre mettere in sicurezza subito posti di lavoro e le famiglie con un intervento sulle bollette, che non è né di destra né di sinistra, è una cosa che tutta l’Europa ha già fatto. È qualcosa che va sopra a tutto, dovrebbe essere l’urgenza che unifica la politica – continua – Poi ci dividiamo sull’immigrazione e su tutto il resto, ma oggi pomeriggio in Senato mi aspetto che il governo faccia quello che sta facendo tutta Europa. Vedo invece prudenza da parte di molti sul fare debito, ma se noi facciamo 30 miliardi di debito adesso salviamo il tema del lavoro in Italia. Se aspettiamo l’Europa o Babbo Natale, dovremo mettere il triplo di soldi a debito a Natale per pagare casse integrazione e disoccupazioni”.
Poi una staffilata a Giorgia Meloni: “Che a sinistra la tirino in lungo per poi dire che il centrodestra che vince le elezioni è colpevole di tutto lo capisco, anche se è un ragionamento cinico e anti-italiano. Magari la Meloni, essendo ancora all’opposizione, non ha la percezione dell’urgenza e dell’emergenza. Ho visto Giorgia e Silvio (Berlusconi, ndr) domenica. Io ormai lo ripeto da settimane, ma non solo io – conclude – Lo dicono anche esponenti di Fratelli d’Italia come Giulio Tremonti: l’emergenza è data dalle bollette. In attesa del nucleare, dell’alta velocità, del ponte sullo Stretto di Messina, dell’abolizione della legge Fornero, perché Salvini, Letta e Meloni non possono firmare il decreto energia oggi pomeriggio per mettere in sicurezza le famiglie e i posti di lavoro? Perché?”.