Il gioco dei grissini per conoscersi, il primo appuntamento diviso tra due ristoranti, una torta al binario della stazione per festeggiare il compleanno della consorte. È Paolo Crepet descritto e raccontato dalla sua compagna, Cristiana Melis, sulle pagine del Corriere di oggi. Quattordici anni di fidanzamento e due di matrimonio. Lui 70enne, lei 53enne. “Non sono una fan del personaggio Crepet. Ma sono una grande fan di Paolo. Lo seguo poco nelle sue trasferte perché il mio lavoro non me lo permette, e quando lo faccio amo sedermi tra il pubblico, lontano. È un modo per riscoprirlo. Mi piace quando mi cerca con lo sguardo. Un continuo ritrovarsi”.
L’affinità fin nelle piccole cose tra i due sembra essere giocosa ed esemplare, come quando al primo appuntamento Crepet portò la Melis in due ristorante diversi: in uno mangiarono il primo, nell’altro il secondo. “Lui ha la capacità di stupirmi e per me che mi annoio molto facilmente è salvifico”. Non manca neppure il gesto originale tra la folla, come quando il più seguito e amato psicologo della tv italiana si presentò con una torta sul binario della stazione proprio dove fermava il treno della moglie quel giorno fresca di compleanno: “Lui è così, definirlo imprevedibile è riduttivo. Quando c’è è “piacevolmente impegnativo”. Del resto il regalo più bizzarro di lui a lei è stato un’urna funeraria e di lei a lui un calcio balilla del 1951.
E i maglioncini color pastello che hanno reso famoso Crepet in tv? “A casa spesso manca il latte in frigo – conclude la Melis – ma l’ammorbidente non manca mai. Paolo è come una “cartella colori”, i suoi maglioncini colorati non sono altro che la sua visione della vita, fatta di emozioni, progetti, curiosità, del suo saper essere morbido e delicato in contrapposizione al suo coraggio e alla sua determinazione”.